Recensione “E comunque non sei Kate Moss” di Roberta Lippi

 

 

 

Lui non chiama. Il tuo capo è uno stronzo. Non hai avuto figli e li volevi. Hai i capelli bianchi e non li volevi. Ti senti grassa e flaccida. Sei un’amante ossessiva, una sportiva pigra, una fanatica del controllo, insomma, una donna. Pensi che niente potrà più migliorare. E invece sbagli. Perché il futuro è tutto da scrivere. E anche se ti nascondi dietro al dito di un ideale irraggiungibile capirai presto che puoi tirare un bel respiro e darti una calmata. Perché, anche se ti affanni, non sarai mai Kate Moss. Prenditi per mano e lanciati verso la tua nuova vita, perché i tuoi prossimi quarant’ anni saranno molto meglio dei primi. Saranno bellissimi. Saranno quelli che hai aspettato per quarant’anni.

Date il nobel a questa donna!

Credo che tutte noi abbiamo bisogno di Roberta e del suo modo di vedere le cose! Perché a volte una bella strigliata e una sana dose di cinismo sono proprio ciò di cui abbiamo bisogno per svegliarci e riprendere in mano noi stesse! A qualunque età! E basta con le amiche che dicono ciò che vogliamo sentirci dire, o di quelle che cercano di indorare la pillola senza andare dritte al punto (e io purtroppo faccio parte di questo secondo caso, perché cerco sempre di ponderare le parole per non ferire)! Se vogliamo davvero imparare ad amare noi stesse, se vogliamo vivere bene con noi stesse, dobbiamo accettare tutte le verità che ci riguardano, senza nessuno sconto! Dobbiamo accettare che non siamo perfette ma non lo è nemmeno “lui”! Dobbiamo accettare che se non abbiamo inseguito una strada è perché, il più delle volte, non la volevamo davvero seguire! Certamente, lo so anch’io che ci sono eccezioni, però vi posso garantire che questo romanzo vi aprirà gli occhi su tantissimi aspetti, restituendovi dignità e riconciliandovi con voi stesse! Lo farà di petto, senza girarci troppo attorno, ma vi accompagnerà verso questa presa di coscienza con spiccata ironia, originalità ed esempi esilaranti dal primo all’ultimo capitolo! Credetemi: alla fine vi ritroverete davvero a dire “E comunque non sono Kate Moss!”

Consigliatissimo!

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