Recensione “Due tempi all’unisono” Serie: All’unisono #2 di Elena Mauro

 

Dopo la battaglia contro il demone Ciardha, Caleb è scomparso. La famiglia O’Neil teme che possa essere successo il peggio, ma Bent sa che è ancora vivo, glielo conferma il legame che lo unisce al ragazzo. Infatti Caleb sta bene, ma non si trova più in Inghilterra. Si è risvegliato in un villaggio di un’epoca in cui i Servi degli Angeli combattono i demoni e in cui si è devoti alla purificazione dell’anima per la reincarnazione. Così, se da una parte Bent e Richard si ritrovano a seguire nuove piste paranormali che coinvolgono persino Duncan Webb, dall’altra Caleb intraprende un viaggio alla ricerca di un sacerdote che sappia comunicare con gli angeli, nella speranza che possano riportarlo a casa. Tra passato e presente, nuove alleanze e vecchi legami, i due ragazzi faranno di tutto per tornare l’uno tra le braccia dell’altro e per fare in modo che i loro tempi scorrano di nuovo all’unisono.

 

 

“C’è sempre un motivo per cui vale la pena vivere.”

L’impressione avuta nel leggere questo secondo volume della dilogia “All’unisono” è stata quella di un lungo e appassionato saluto a due personaggi che abbiamo imparato ad apprezzare nel primo libro.
Si tratta di un romanzo che non ricade nel romanticismo troppo zuccheroso e stucchevole, ma che anzi ben bilancia l’anima fantasy e quella romance. È un romanzo, inoltre, che riesce a parlare bene di adolescenza, problemi familiari, solitudine, amore e amicizia.
Sono molteplici le tematiche che vengono miscelate insieme in una storia che non diventa mai impegnativa, ma che fa compagnia.
I due protagonisti della storia, Bent e Caleb affrontano storie differenti e fanno di tutto per rincontrarsi. Hanno ancora una volta l’occasione per conoscere meglio il mondo del “paranormale”, come lo chiamano loro, e di incontrare nuovi personaggi che permetteranno loro di comprendere di più ciò che li lega e che legava i loro predecessori, di cui sono la “reincarnazione”.
L’unica cosa che non mi ha convinto appieno è l’utilizzo degli elementi soprannaturali e magici nel libro. Penso che avesse molto potenziale l’idea dell’autrice, ma che, alla fine, abbia approfondito ed esplorato troppo poco il mondo che ha iniziato a plasmare. Il viaggio di Caleb nel passato poteva regalare molte più sorprese.
Nel complesso, comunque – come detto – un romanzo molto piacevole da leggere e ben scritto, che ha regalato un finale dolce e soddisfacente ai lettori.

Giovannifirma Claudia

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