Recensione “Dimmi per sempre di sì” di Kristen Ashley

 

 

 

Ava odia gli uomini, e ha giurato non solo di tenerli a distanza, ma anche di vendicarsi di un bugiardo che ha spezzato il cuore alla sua migliore amica. Ava è sul punto di ingaggiare come investigatore privato Luke, il suo primo amore, ma si rende subito conto che è ancora troppo coinvolta per trascorrere del tempo insieme a lui. Per questo sta quasi per lasciar perdere, quando Luke la ferma: ha capito che Ava sta combinando qualcosa, e non vuole che si cacci nei guai. Peccato che convincerla a dargli fiducia sarà tutt’altro che semplice. Lo scontro tra i due comincia, ma Luke ha un vantaggio: ha delle manette, e non ha paura di usarle.

Un ritorno dal passato, il primo amore nel suo presente, adesso come allora la distanza deve essere la unica e sola prospettiva.

Lui il bello e ragazzo della porta accanto, lei la cicciona secchiona, due esseri contrastanti, incompatibili che a distanza di anni si ritrovano immischiati nella stessa “indagine”.

Scritto interamente dal pov femminile, il romanzo comunque ha una vasta prospettiva della storia. Esilaranti le conversazioni tra la protagonista femminile e il suo io “diabolico” ed “Angelico”, l’Ava buona e L’Ava cattiva, mi sono divertita un mondo, in quelle frasi sconnesse, e quei pensieri contrastanti.

Lei e il suo giuramento di fedeltà con i vibratori, lei e il bisogno inaspettato di biscotti quando è nervosa, lei è semplicemente Ava, e vi dico di più è stata una protagonista che mi ha fatto ridere a crepapelle, mi ha fatto versare qualche lacrimuccia per il suo passato di “cicciona Quattrocchi” e la sua perenne ricerca del suo Posto Felice.

La storia tra Ava e Luke all’inizio molto lentamente, diciamo che la passione non divampa da subito, ma si lentamente un viaggo nel loro cuore, un percorso a ritroso del loro passato, in netto contrasto con i pericoli affrontati nel presente.

Sarà una conquista da parte del Bad Boy di turno per la sua Rock Chick?

“Ti conosco da quando avevi otto anni. – Quindi? – Mi piaci da quando avevi otto anni.”

Sentire per qualcosa in più che li lega, sentirlo e far finta di non capire, perchè l’insicurezza è proprio dietro l’angolo.

“Piccola, non ti lascerò andare. Non ti permetterò di respingermi e non mi arrenderò. Mettitelo in testa, Ava. Non farò niente che possa mandare a puttane quello che c’è tra noi, ma non lascerò nemmeno che sia tu a farlo.”

E quel “cazzarola, cazzo, cazzo” ci sta tutto.

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *