Recensione “Di mercoledì” di Rebecca Quasi

 

 

 

Prendere una sbandata con i fiocchi per la preside del liceo della propria figlia e avviare una comoda, ma segreta, non-relazione a sfondo sessuale, potrebbe rivelarsi un tantino impegnativo, soprattutto se, a causa di un divorzio fuoco e fiamme, non si conosce affatto questa figlia dalla vita sociale pari a zero e si vive in una città di provincia.

Ecco ciò che accade a Michele Bastiamante, editore di successo, e a Nera Valdraghi, preside di un liceo.

La disinvoltura di Michele si scontrerà con il perbenismo di Nera in uno scambio tra il serio e il faceto che ridisegnerà la vita di entrambi.

La sua accompagnatrice scostò la porta, lui entrò e la prima immagine che ebbe della preside del liceo scientifico “Niccolò Copernico” fu il suo fondoschiena. Il suo magnifico fondoschiena, per essere precisi. La donna era china a novanta gradi in una posizione piuttosto precaria che le consentiva, però, di armeggiare con i fili del computer che pendevano tra il muro e la scrivania.

«Ma porco giuda, Cavalli» imprecò, «si può sapere chi ha incasinato così i fili?»

Michele tossì. Gli sembrò la cosa più elegante da fare per segnalare che non era Cavalli. La donna si tirò su di scatto, rivelando, come seconda immagine, una chioma rossa, lunga e tutt’altro che adatta al ruolo di dirigente scolastico. Perfettamente in pendant con il fondoschiena, però. Infine, girandosi, esibì il viso, un ovale bello e freddo, con due occhi metallici e chiarissimi che mettevano in ombra tutto il resto. Anche il fondoschiena, il che era tutto dire.

«Michele Bastiamante?» domandò. Non sembrava per nulla imbarazzata dall’essere stata sorpresa a imprecare come un carrettiere.

«Sono io.»

Un libro diverso dal solito romance, un libro dove il rapporto padre-figlia è il fulcro del romanzo in sé.

Vari sentimenti sfociano leggendo questo libro, sentimenti che catturano l’attenzione del lettore: famiglia, amicizia, amore, passione.

È un libro che non segue il solito format, non si ha sesso al primo incontro, ma si ha uno scontro tra il padre e la “nuova” figlia che si ritrova a riscoprirla all’età di sedici anni.

C’è una vicina di casa che farà morire dalle risate con il suo blog incasinato e i suoi consigli alla Chiara Ferragni.

Un collega fuori dal comune che si presta alla parte di fidanzato di facciata e infine la preside, un amore maturo, anche se inizia con la consueta non-relazione.

Michele, Stefania, Eugenia, Azim, Angelica, Rodrig e Nera, una schiera di “attori” che ti trasporteranno in un bel libro con intrighi, ironia, sarcasmo, maturità, bullismo, e tanto altro ancora.

Un padre in cerca di recuperare un rapporto sfuggito e lasciato in stand-by troppo presto, una figlia che vive costeggiando il confine della depressione e quella forza che solo una famiglia unita e ben costruita riuscirà a vincere.

Consigliatissimo.

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