Recensione di “Impatto” di John Inman

 

 

 

 

 

 

A ventisei anni, Gordon Stafford pensa di avere i giorni contati. O almeno spera che lo siano. Prostrato dal senso di colpa e dal rammarico che scaturiscono dal terribile incidente d’auto di due anni prima in cui è rimasto ucciso un uomo, si sveglia ogni mattina con idee suicide. Anche se la legge gli ha assegnato un lavoro perché possa espiare le sue colpe, la redenzione personale è molto più difficile da raggiungere.

Poi Squirt – un semplice senzatetto che ha la sua croce da portare – lo salva da un destino terribile. Nel corso di quella notte, Gordon trova non solo una nuova luce da seguire, e forse persino uno scopo nella vita, ma anche la possibilità di un amore che lo aspetta alla fine del tunnel.

Gordon non avrebbe mai immaginato che sarebbe riuscito in qualche modo a perdonare se stesso, aprendo così il cuore abbastanza da ricevere accettazione e amore… proprio dalla persona a cui ha fatto più male.

La vita di Gordon è allo sfascio dopo che due anni prima, preso dai suoi successi lavorativi, guidava in stato di ebbrezza e mandando sms con il cellulare. Quella disattenzione ha causato la morte di un ragazzo e da quel giorno Gordon spera solo di avere il coraggio di porre fine alla sua vita. Il senso di colpa è come un macigno di cui sa che non potrà mai liberarsi e in fondo neppure lo vuole. Un anno di carcere e il resto della pena in libertà vigilata da scontare con un lavoro socialmente utile non saranno certo sufficienti per espiare quella colpa.

Quando un giorno incontra Squirt alla mensa per senzatetto però qualcosa si smuove in lui. Squirt è bellissimo, è dolce e gentile e ha un passato che ha dimenticato. Gordon con l’aiuto di Squirt si apre nuovamente alla vita e all’amore. Quell’amore che anche per Squirt rappresenterà una speranza.

Quando il passato si affaccia e scopre le carte, entrambi si ritrovano a dover affrontare il dolore e quelle verità che hanno lasciato cicatrici profonde. Ma l’amore ha il potere di risanare ogni cicatrice e il perdono, in cui Gordon non osava sperare, sarà quanto di più prezioso riceverà per aver aperto finalmente il suo cuore.

Una storia dolce, dai tratti dolci e al contempo amari. Una storia d’amore ma anche un percorso attraverso il dolore e il senso di colpa. Una storia di speranza, ecco quello che mi ha trasmesso questo romanzo. La speranza che l’amore possa, nonostante tutto, avere il potere di risanare l’animo, anche il più fragile, il più spezzato. Una narrazione gentile, lenta ma non noiosa. Si prende i suoi tempi per elaborare le emozioni e questo mi è piaciuto davvero tanto.

Sicuramente una lettura che consiglio.

 

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