Recensione “Destroy” di Violet Curve

 

 

 

Julian Ward si trasferisce in un paesino portuale della Toscana per frequentare l’ultimo anno del liceo, dopo aver subito atti di bullismo nella precedente scuola per la sua omosessualità. Qui, conosce Andrea Ferri, il leader amato e idolatrato della scuola. Ricco ma cinico, anaffettivo e arrogante. Andrea riesce a capire subito che è gay e lo costringe a sottostare ai suoi capricci, altrimenti rivelerà a tutti il suo segreto. Spinto dalla forte attrazione che prova per lui, Julian accetta e si lascia trascinare in un vortice di sotterfugi e inganni.
Bugie e doppie vite si scontrano, facendo emergere dal passato vecchie conoscenze, ferite, e nuove complicazioni.
Mentre Julian cercherà di non spezzarsi come in passato, Andrea scoprirà che i soldi non compreranno il suo futuro e il cuore della persona che ora è il suo mondo.

Ho appena chiuso il libro e devo scrivere subito la recensione, perché poi le emozioni svaniscono.

Devo dirvelo, durante i primi capitoli una delle cose che ho provato è stata la rabbia, ebbene sì, quella furia cieca che ti annebbia la vista e ti fa bollire il sangue.

Julian è entrato sin da subito nel mio cuore da crocerossina e avrei voluto proteggerlo da tutto e tutti, ma, vi avviso, per la maggior parte del libro sarà proprio lui a soffrire e farvi lacrimare il cuore.

Una storia sicuramente non facile, dove il bullismo e le violenze domestiche ne fanno da padrone, una storia dove Julian deve crescere troppo in fretta e in solitudine, una storia dove Julian verrà più volte spezzato, distrutto, proprio come il titolo del libro ci fa intendere.

Già dalle prime pagine conosciamo anche Andrea, un ragazzo all’apparenza intoccabile e invincibile, ma che nasconde dentro di sé un animo tormentato e solitario. All’inizio l’ho odiato, lo ammetto, perché il suo modo di fare mi faceva tremare di rabbia, ma poi, piano piano, ho capito e compreso anche lui.

Un libro che ho divorato in poche ore, un libro dove l’amore è un filone importante della trama, ma non è la linea principale, un libro in cui l’autrice ci parla di argomenti che fanno male al cuore, ma a cui bisogna dare evidenza.

Da leggere?

Assolutamente sì!

firma Claudia

 

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *