Recensione “Dear Juliet” di Alisa Grey

 

 

 

 

Cosa hanno in comune Shakespeare, una giovane laureata in legge e il ragazzo prodigio del marketing?

Probabilmente nulla, ma cosa succede quando il destino decide di tirare e intrecciare i fili delle loro vite, unendoli e separandoli a suo piacimento?

Kyle Turner è bello, ricco, arrogante e sicuro di sé. Direttore marketing nella società di famiglia, non ama le complicazioni e adora sedurre le giovani donne di Chicago che cadono inevitabilmente ai suoi piedi incantate semplicemente dal suo sorriso.

Babs Dalton è la classica brava ragazza, piena di solidi principi. Brillante ma timida, bella ma senza saperlo, forte ma fermamente convinta del contrario, ha una vera passione per Shakespeare e soprattutto si considera la regina del pragmatismo.

Quando Babs viene assunta come assistente di direzione legale di uno degli avvocati della Turner&Turner, Kyle, il più giovane e affascinante rampollo della grande famiglia Turner, va letteralmente in tilt.

L’attrazione per quella ragazza è immediata e Kyle per averla è disposto a tutto… anche ad utilizzare qualche trucchetto. Ma in fondo lo sanno tutti che la strada per la felicità non è mai dritta. E come disse Alejandro Jodorowsky “esistono curve chiamate equivoci”. E quelli di Kyle sembrano particolarmente complicati da risolvere.

Così dopo la sua ennesima bravata, Babs capisce che è stato bello finché è durato ma ora è finita. È tempo di cambiare aria e iniziare una nuova vita senza di lui.

Ma il destino riserverà loro parecchie sorprese.

Classica commedia romantica e brillante che fa battere il cuore alle lettrici ma che ha anche quel qualcosa in più. Dal titolo si evince che la famosa Giulietta e il suo creatore avranno un peso nella storia, ma finché non ci si cala in essa non si può comprendere né quanto né come.

Non amo troppo le citazioni nei romanzi perché di solito sono messe quasi a caso e senza una reale necessità, invece in questo caso sono parte integrante del testo, al punto che sembra quasi che il romanzo gli sia stato costruito intorno. Sono puntuali, attinenti e aiutano anche nella comprensione più profonda del testo.

La storia in sé è abbastanza classica con un lui bello, ricco, affascinante e donnaiolo e una lei carina, dolce, di sani principi e in cerca dell’amore con la A maiuscola. Niente di nuovo se non per lo sviluppo della storia che invece è molto carino e originale. Quindi se si prende un grande classico e lo si sa elaborare e dargli un senso interessante ben vengano le idee.

Personaggi ben caratterizzati, intensi, divertenti ma anche emotivi, sinceri e fuori dalle righe, insomma ce n’è per tutti i gusti per tenere sempre vivo l’interesse del lettore.

Un buon lavoro che consiglio!

SENSUALITA’:

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