Recensione “Da un’idea perfetta alla storia perfetta” di Alexandrea Weis

 

 

 

 

Dopo il successo di “Cinquanta sfumature di grigio”, le scrittrici di romance erotico devono confrontarsi con un grosso dilemma: il bondage. Un romanzo di successo è un libro che contiene tanta passione e una buona dose di sesso, meglio se violento. Lexie non sa bene come fare, non è mai stata una donna appassionata di pratiche estreme, fin quando non entra nella sua vita un uomo che sconvolge il suo punto di vista. Garrett fa parte di un club esclusivo di uomini che amano il bondage e non se ne vergognano. Per questo lei, scrittrice di professione, pensa di avere in mano un’idea da bestseller mondiale, con tanto di contratto con una grande casa editrice, ma che succede se entrano in ballo sentimenti? Ogni promessa è debito, ma il gioco finisce di essere divertente quando il cuore rischia di venire schiacciato dall’umiliazione di essere una sottomessa. Ora la sfida è far innamorare il proprio dominatore e dargli così un motivo per capire che anche un uomo cerebrale e abituato al controllo può lasciarsi andare.

Wow, sono ancora interdetta con il libro in mano, affronteremo il tema del bondage con lui dominatore e lei, scrittrice senza ispirazione, che dopo il successo di cinquanta sfumature di grigio vorrebbe scrivere il libro del “secolo”.

Timida e inesperta nel mondo del bondage, Lexie si ritroverà a dover affrontare lo scoglio dell’insicurezza e affidarsi completamente al partner.

“Quando urlerai, implorandomi di averne ancora, sarai completamente mia.”

Reclamarla non deve essere nei piani, solo una piccola esperienza per il romanzo in scrittura, eppure se si supera quel confine, passione, amore e ragione si equivalgono e si annullano.

“Ti ho detto che non si trattava più del tuo libro. Ti ho chiesto fino a che punto eri disposta ad arrivare. Ti ho avvertita che potevano esserci delle conseguenze.”

La cover che inganna, stupenda ma troppo dolce e rosa per il tema trattato, ci porterà in un libro che svelerà notti proibite, orge e sesso.

E noi? Ecco, io ero incapace di interagire, interdetta e inerme di fronte a tanta passione, a queste esperienze “sensoriali” che mi hanno ampliato un mondo sconosciuto.

“Dimmi che mi ami, Alexandra Palmer. – Cosa ti fa pensare che questo sia amore? Forse sto solo imparando come essere una buona sottomessa. – Non saresti mai una buona sottomessa. Troppo testarda. Questo è amore, Lexie. Mi ci è voluto un po’ per arrivarci.”

ELEONORA

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