Recensione “Cuori spezzati e torte di Natale ” di Amy Bratley

 

 

 

 

 

 

Dicembre 1940. Tutto ciò che Audrey Barton desidera è vedere la famiglia riunita per Natale. Ma la guerra sta per cambiare ogni cosa. La pasticceria della famiglia Barton ha rappresentato il cuore della cittadina di Bournemouth per generazioni. Audrey e Charlie Barton non sono mai stati ricchi, ma il loro forno ha impreziosito le vite di tutti i concittadini per anni, con il profumo delizioso dei dolci appena sfornati e dello zucchero a velo. Allo scoppio della guerra, neanche la pasticceria riesce a tenere lontani i problemi. Il fratello di Audrey, William, è chiamato al fronte e la sua fidanzata Elsie ha paura di perderlo ancora prima che la loro vita insieme abbia avuto inizio. Audrey offre ospitalità anche a Lily, la sua sorellastra, che si trasferisce da lei in fretta e furia, con un terribile segreto. Quando una misteriosa bambina arriva in città, sola, silenziosa e in cerca di protezione, per Audrey sarà ancora una volta il momento di rimboccarsi le maniche. I suoi sforzi per tenere viva la speranza nei tempi oscuri della guerra riusciranno a salvare la magia del Natale?

Un capolavoro. Ecco questa è la parola che più rappresenta questo romanzo. Ambientato nella cittadina di Bournemouth, nell’Inghilterra ai tempi della seconda guerra mondiale, le vicende familiari di Audrey si susseguono tra drammi, sorrisi e speranze.

Le storie della sua amica Elsie, futura cognata, e della sorellastra Lily, accompagnano questo cammino di Audrey, la loro tenacia, caparbietà, il coraggio nell’affrontare la guerra fanno di questo romanzo una perla.

L’intersecazione delle tre storie, accumunate dalla radice della stessa famiglia, ci fanno soffrire, gioire, sperare.

L’autrice è riuscita, con delicatezza, a raccontarci gli orrori della guerra evidenziando la forza della speranza e lo spirito di comunità di una piccola cittadina.

Amo questo genere di romanzo, amo il coraggio delle donne, amo la loro resistenza agli eventi, amo il loro modo di sperare anche quando tutto crolla, la capacità di vedere la luce anche al buio, la loro forza di alzarsi dalle macerie, di subire insulti senza replicare e di dare un valore alla vita.

Un inno alla forza delle donne, il grido di un sorriso tra le lacrime, il coraggio di alzarsi anche quando tutto fa male, quando il mondo dimentica chi sei, dove sei, quel coraggio che fa andare avanti.

Un finale fatto di speranza che ci riscalda il cuore. Un libro che ti lascia quel tepore nell’anima, quello stesso calore che dovrebbe accompagnarci sempre, soprattutto nelle feste Natalizie.

Uno dei libri migliori letti in quest’ultimo periodo.

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