Recensione “Cuori in palio” di Gaia Carminati

 

 

 

 

Siamo amici da sempre e gli amici non si innamorano

Vicina alla soglia dei trent’anni, Costanza ha ricevuto un’importante offerta di lavoro negli Stati Uniti. Thomas, il suo fidanzato, è pronto a seguirla e a rendere più stabile la loro relazione, ma lei rifiuta, perché insicura dei propri sentimenti. Intraprende così una vacanza in Italia, dove si trovano i suoi migliori amici: Silvia ed Edoardo. I due sono di famiglia facoltosa mentre lei è figlia del loro ex giardiniere, ma i tre sono inseparabili. Il suo ritorno nel paese, dove vuole trascorrere una settimana all’insegna della spensieratezza più assoluta, provoca parecchi cambiamenti…
Edoardo la guarda con altri occhi e anche lei lo vede sotto una luce diversa. Ma due migliori amici non si possono innamorare…
Tenere sotto controllo la situazione e la miriade di emozioni che prova diventa via via più complicato. Fidarsi dopo che si è stati delusi non è facile e aprire il proprio cuore a chi un momento prima era solo un amico fa incredibilmente paura…

Vediamo… Sinceramente non so da dove iniziare, quindi parto da ciò che mi è piaciuto di questo libro.

La scrittura, molto fluida, rilassante, capace di tentare il lettore e spingerlo ad andare avanti nella lettura. Una scrittura pulita, ben articolata e curata, quindi direi che fin qui ci siamo…

La caratterizzazione dei personaggi è ben sviluppata, ti fa entrare in contatto con loro e per quasi tutta la durata del libro, tu lettore, ti innamori a poco a poco di Costanza, di Silvia e di Edoardo.

Un’amicizia la loro che dura sin da quando sono bambini, una complicità che nasce solo dalla fiducia reciproca e una fiducia reciproca che nasce dall’amore. Che sia un amore tra amici o un amore tra due persone destinate ad essere felici insieme non ha importanza. Sempre di amore si tratta.

Oggettivamente è un libro interessante, ben sviluppato, con quel giusto mix di amore, odio e gelosia, tutto sommato potrebbe essere un libro destinato a piacere ai lettori, ma, e c’è un ma, se posso parlare di emozioni e giudizi soggettivi, allora vi dico che non ne sono rimasta completamente soddisfatta e vi spiego anche il perchè.

Per tutta la durata del libro mi sono fatta un’idea precisa su come sarebbe stato il finale, l’ho sognato e me l’ho immaginato pagina dopo pagina. Poi, una secchiata di acqua fredda mi si è riversata addosso… Pechè? Questa è la domanda che mi sono fatta quando ho visto la parola fine sul mio kindle. Perchè l’autrice ha deciso per questo finale? Cosa voleva farci capire? CHe l’amicizia è più importante dell’amore e che nonostante tutto supera sempre e comunque le difficoltà? Sinceramente non lo so, se parliamo di romance, io mi aspetto il lieto fine, le farfalle nello stomaco e gli occhi a cuore, e qui, purtroppo non ci sono stati.

Questo è il motivo per cui al posto del sorriso che mi aspettavo di avere sulle labbra, mi sono ritrovata con quel retrogusto amaro che mi ha fatto pensare.

Ci sarà un secondo libro? Perchè se così fosse, allora mi spiego la scelta dell’autrice.

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