Recensione “Cuore di neve” di Debora Mayfair

 

 

 

 

 

 

Bianca sta finalmente ritrovando il suo equilibrio.

Ha chiuso la relazione affettiva con Teo, ma non il suo rapporto con l’uomo, disposto a tutto, anche a mettere a repentaglio la sua vita, per proteggerla. Lui è il suo Cacciatore. Lei una Regina degli Spiriti. Il legame che li unisce è saldo come l’acciaio. O almeno è quello che credono entrambi.

Il ritorno del primo amore di Bianca, Hallbjörn, dall’Islanda, metterà infatti a dura prova non soltanto il rapporto tra lei e Teo, ma anche la salute psichica della ragazza, messa sempre più in crisi dalle frequenti lacune nella sua memoria.

Enormi falle nei suoi ricordi le impediscono di rammentare fino in fondo chi lei sia e quale sia il suo ruolo.

Quello che infatti Bianca non immagina è che gli ingranaggi del Ragnarök, creati da lei stessa in un tempo dimenticato, stanno iniziando a muoversi e incastrarsi a ogni suo passo. Il destino dell’universo è appeso a un filo e alla sua capacità o meno di ricordare…

Questo romanzo è un connubio perfetto di tutto quello che di solito cerco in un libro.

Ci troviamo davanti a un Fantasy, anche se definirlo tale sarebbe alquanto riduttivo perché questo scritto non è semplicemente una storia di fantasia ma anche, nelle giuste quantità, un romance, con una trama con dei magnifici richiami alla mitologia norrena, a cui personalmente non so proprio resistere e una copertina accattivante e bellissima.

I protagonisti di questa storia sono meravigliosi.

 Bianca non è una donna qualunque, è la Regina degli Spiriti, dotata di poteri immensi , che sono per lei più croce che delizia, forte e caparbia quanto fragile e dolce.

A causa di una memoria latente, cancellata dai sogni, ladri di memorie , si ritrova vacillante  e senza un passato.

Per lei sarà  faticoso rimanere se stessa e scegliere per il suo futuro, perché è difficile sapere dove andare se non si sa da dove si viene.

Matthew, il cacciatore, è un uomo  enigmatico, forte e possessivo, che ha votato a Bianca la sua vita.

Innamorato e protettivo in un modo tutto suo, caratteristica che lo rende affascinante e diverso da qualsiasi altro protagonista maschile.

I personaggi che girano attorno ai due protagonisti sono ben costruiti e ognuno di loro apporta un contributo importante alla storia.

L’autrice ha uno stile di scrittura fluido, carezzevole e velato.

Ci porta, attraverso  descrizioni morbide dal  ritmo lento, a godere di ogni piccola sfumatura delle emozioni vissute dai suoi personaggi, coinvolgendoci senza mai annoiarci fino alla fine.

Il freddo che possiamo percepire vividamente durante la lettura non è determinato dalle ambientazioni, che assumono un ruolo secondario, ma dalla paura, la paura della solitudine, della perdita di se stessi.

Cuore di Neve è un viaggio nell’interiorità dei personaggi e non solo, leggendolo, saremo costretti ad essere empatici, soffrire, gioire e infine analizzarci insieme a loro.

Una leggenda incantevole e incredibilmente affascinante, magica e misteriosa e nel contempo cruda e reale.

E’ stata dura per me arrivare in fondo, perché fare i conti con se stessi non è mai facile e con questo romanzo l’autrice ci induce con dolcezza e determinazione a farlo, scavando nei nostri sentimenti e affrontando le nostre paure.

Un romanzo delicato, una storia fantasy romantica che colpisce nel profondo.

Ne consiglio la lettura a chiunque ami il genere e anche a chi abbia voglia di farsi trasportare in un mondo magico e surreale , ricolmo di sensibilità e introspezione.

Sensualità: Recensione: Editing:  

 

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