Recensione “Conquista” di Joanna Chambers

 

 

 

Sono cinque mesi che David Lauriston è ospite a Laverock House, la tenuta di campagna di Lord Murdo Balfour, e in questo lasso di tempo ha recuperato la salute fisica e la fiducia in se stesso, conoscendo anche, grazie alle attenzioni del padrone di casa, una felicità e un appagamento mai immaginati prima.
David è però consapevole che presto dovrà rinunciare a tutto ciò e riprendere la propria professione di avvocato a Edimburgo, così come Murdo dovrà tornare alla sua vita di Londra. Ma quando Patrick Chalmers, vecchio amico e mentore ormai sul letto di morte, convoca David al proprio capezzale, entrambi gli uomini non possono fare a meno di pensare che il giorno del distacco sia giunto prima di quanto avrebbero voluto.

Chalmers chiede a David di occuparsi in sua vece di un’ultima faccenda: assicurarsi che Elizabeth, sua figlia, possa contare su un vitalizio. Per esaudire quel desiderio, David è costretto a recarsi nella capitale inglese, ovviamente accompagnato dal suo titolato angelo custode.

Non appena i due uomini arrivano nella residenza cittadina dei Balfour, vengono raggiunti dal padre di Murdo, il quale, fedele alla propria fama di spietato manipolatore, rivela a David un segreto che scuote il giovane fin nel profondo. A peggiorare la situazione sopraggiunge la scoperta che Elizabeth corre un rischio molto più grande di quanto Chalmers avesse immaginato e, ancora una volta, David non si tira indietro, anche a costo di mettere a repentaglio la propria incolumità.

Di questa scrittrice ho gia letto provocazione, e non ho potuto far altro che innamorarmi, il periodo storico, gli ambienti, gli odori, le carrozze, l’ aristocrazia e il giovane avvocato David, figlio di contadini che per cercare di emergere tra i nobili deve faticare non poco. Non ho letto il secondo libro, ma questo terzo capitolo e’ scritto talmente bene che non si notano ne’ lacune, ne buchi nella trama. In questo terzo capitolo ho apprezzato molto che al centro come coprotagonista c’ e’ Murdo,un personaggio che nell’ altro libro avrei molto voluto approfondire. Se la storia tra David e Murdo e’ nata come una lotta piena di passione, perche’ non possono esserci due personaggi piu’ diversi tra loro, come educazione,valori e ceto sociale, si e’ evoluta con dolcezza e rispetto. Anche qui la storia mi ha tenuta incollata nel passato nella Londra del 1800 con molti colpi di scena e bracci di ferro di potere,ed anche qui l’ombra e la paura per non poter far trapelare un amore tra due persone dello stesso sesso.

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