Recensione “Confine invisibile. Così volammo via dalla Germania Est” di Lucio Rizzica

 

 

 

Fino alla sua caduta (9 novembre 1989), il Muro ha rappresentato la divisione in due di Berlino ma anche il confine visibile fra due ideologie, due concezioni di società, due mondi. Berlino Ovest affacciata su un Occidente libero, Berlino Est intrappolata nel socialismo reale di stampo sovietico. Simbolo dell’escalation della Guerra Fredda, il Muro si prolungava attraverso recinzioni, fossati e sorveglianza armata, lungo tutto il confine fra le due Germanie nate dopo la seconda guerra mondiale. La “striscia della morte” per trent’anni ha separato i destini di intere famiglie; e lì si sono consumate storie avventurose e tragiche, tentativi di fuga riusciti e altri soffocati nel sangue. La fuga più spettacolare e incredibile dalla Germania Est avvenne in mongolfiera e vide protagoniste le famiglie Wetzel e Strelczyk. Questo libro ricostruisce quegli anni e racconta quella e decine di altre fughe, con un’intervista esclusiva a Günter Wetzel, protagonista di quella pazzesca evasione a bordo di un pallone aerostatico.

Finché non cadde, nel 1989, il muro di Berlino segna indelebilmente il confine tra due società: l’est in un clima completamente incorporato nel socialismo sovietico e l’ovest che guardava un occidente libero.

A Berlino la ferita era più evidente, hanno trasformato cemento e filo spinato in un simbolo talmente forte da influenzare la mente. Ogni tedesco fu separato da un genitore, un fratello, un amico, ogni tedesco fu costretto a fare compromessi morali, al silenzio se si assisteva ad un’ingiusta persecuzione, dove un individuo non può dire ciò che pensa e specialmente non capisce perché non può dirlo, a imparare bene chi si ha di fronte e valutare bene gli argomenti da poter trattare, dove da ragazzo entravi a far parte dei giovani pionieri e dovevi restarci, se non volevi avere problemi con gli studi e la carriera.

La striscia della morte ha separato la vita di intere famiglie, e proprio qui, durante 30 lunghi anni, vediamo pezzi di vita, storie tragiche, storie avventurose. Il libro ricostruisce la storia di tante fughe, anche l’impressionante fuga tramite la mongolfiera. Devo dire che il libro è davvero molto interessante, molto specifico, un po’ documentario. Sicuramente per gli amanti della Storia sarà oro, per coloro che preferiscono altri generi lo potrebbero ritenere un po’ pesante.

Io, per evitare di sentirmi ancora a scuola, l’ho spezzato leggendo anche altro, perché spesso non sapendo di cosa parlavano, sono andata su Google a vedere cartine geografiche o cercare altre notizie, per capire meglio.

ELEONORA

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