Recensione “Come non uccidere il tuo ex” di Katie Marsh

 

Sono le 5:30 del mattino del quarantacinquesimo compleanno di Clio e il corpo senza vita di Gary, l’odiato ex marito, viene trovato davanti all’ingresso della sua roulotte, quella in cui è stata costretta a vivere da quando lui le ha rubato ogni centesimo. C’è un solo sospettato: lei.
Clio non ricorda quasi nulla della notte precedente, un po’ per i vuoti di memoria che, insieme alle vampate di calore, la tormentano ultimamente, un po’ per via dei numerosi, troppi, cocktail bevuti con le sue due migliori amiche Amber e Jeanie. Quello che però rammenta è che in molti detestavano Gary. Se non è stata lei a ucciderlo, chi lo ha fatto? Uno dei suoi tanti nemici? O qualcuno di insospettabile? Riusciranno lei e le sue amiche a trovare il vero assassino prima che sia troppo tardi?

 

Un giallo leggero per chi è nuovo del genere e preferisce un approccio soft al giallo-thriller.

Io leggo prettamente romance ma ogni tanto mi piace variare, scoprire un assassino che si aggira indisturbato, approfondire un mito o leggenda che da sempre affascina o andare a confabulare a corte per conoscere una principessa d’altri tempi o un cavaliere dall’armatura scintillante.

Il bello di leggere e scoprire, sorprenderti, amare, viaggiare, curiosare…

Andiamo alla storia: Clio di prima mattina scopre il corpo senza vita del suo ex marito davanti all’ingresso della sua roulotte, proprio il giorno del suo 45esimo compleanno.

Dopo una brutta sbronza non ricorda niente della notte precedente e spera di non essere stata lei a ucciderlo; rendendosi conto che i moventi sarebbero tanti, lei è la principale sospettata, chiama l’amica cercando di ricostruire l’accaduto.

Ripercorreremo a ritroso le 24 ore prima del delitto e il passato che accomuna la principale indiziata e la vittima.

Tra indagini, omicidio, un marito assente e ladro, due amiche folli, una figlia che cerca di affermarsi nella vita, ci ritroveremo a indagare tra gli insospettabili e cercare di dare il giusto epilogo alla storia.

Non sono molto competente per giudicare l’impostazione del libro, la suspense e quant’altro concerne il genere, ma ho trovato la storia abbastanza lineare, semplice, senza troppi colpi di scena, un omicida che è stato abbastanza facile da intuire; ho amato principalmente il concetto di amicizia che ha legato la protagonista a Amber e Jeanie, tre pazze amiche, della serie “una per tutte, tutte per una.”

 

Anna

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