La mia lettera di dimissioni era pronta. Avevo finalmente deciso, dopo due anni infernali, di prendermi una rivincita sul mio capo, un individuo arrogante e insopportabile. Certo, anche sexy in modo ridicolo, ma non è questo il punto. Quello che non potevo aspettarmi è che avrei visto le dimissioni rifiutate per uno stupido cavillo legale del contratto, che mi obbligava a sopportare ancora le angherie dell’uomo più odioso sulla faccia della terra. E così adesso sono costretta a rimanere qui un altro po’, mentre rifletto piuttosto seriamente sull’eventualità di commettere un omicidio. Ci mancava solo una chiamata, nel bel mezzo della notte, a stravolgere nuovamente tutte le mie certezze…
Una lettura da sotto l’ombrellone, ecco come la voglio definire, questo non per disprezzare il libro o declassarlo, ma per la leggerezza della lettura, non molto impegnativa, per le risate dei battibecchi dei protagonisti, per le scenette esilaranti che si palesano durante la lettura.
Bello ed esilarante, frizzante e genuino, un mix ben strutturato, una storia che anche se non molto originale ha quel surplus che stimola la lettura e lascia il sorriso sulle labbra.
Lei giovane segretaria, lui arrogante e intransigente, lei ben qualificata per il suo ruolo, lui rimpicog… fino alla fine.
“C’è qualche problema, signorina Lauren? – Tu. Tu sei il mio cazzo di problema”, rendo l’idea?
Ho amato e odiato il personaggio maschile, mi è sembrato di ritornare adolescente e vedere come i ragazzini per attirare l’attenzione di qualche bella ragazza escogitavano le peggiori battute e offese contro di lei, della serie “O mia o di nessun altro” o “meglio odiarla che amarla”.
Bel libro, bella storia, simpatici i personaggi, che oltre alla bocca e le battute taglienti, fanno parlare il cuore.
L’atmosfera nel corso del libro si surriscalda, e l’odio reciproco e i battibecchi divampano in passione indomabile, e a noi “Poveri e mortali” lettori non ci resta altro che sognare un capo intransigente e arrogante e immaginarci segreteria in cerca del caffè perfetto, temperatura 40 gradi, due gocce di cioccolato sul fondo… Forza, forza correte a leggerlo e oltre ai sorrisi, il batticuore è dietro l’angolo, anzi in questo caso dentro l’ufficio.
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