Recensione “Cocktail d’amore”di Ileana Secci

 

 

 

 

Patricia Coleman ha viaggiato per gran parte della sua vita, ha esplorato nuove terre e ha conosciuto diverse culture. Poi, un bel giorno, ha deciso di fermarsi e di piantare le radici. Ha scelto la città di Minneapolis, il luogo che lei chiama e sente casa. Tutto ha di nuovo un senso, tutto fila liscio: ha un lavoro che le piace, un appartamento che adora e un’amica su cui può sempre contare. Ma niente dura in eterno, soprattutto la tranquillità. Pamela, sua madre, è affetta da un brutto male e le chiede di trasferirsi a 1789 miglia dalla sua città, per aiutarla nella lotta contro il mostro. Patricia abbandona la sua meravigliosa Minneapolis e, trovandosi costretta a vivere in un mini-appartamento di Miami, senza comfort, inizia a cercare lavoro, freneticamente. Questa città non le piace, è troppo calda e affollata, e le sta portando via la sua mamma. La disperazione le piomba addosso e, per non perdere la già precaria positività, decide di passare una serata fuori dalle quattro mura di casa sua. Per lei non è difficile abbordare un uomo, irretirlo, usarlo come bancomat e sfruttarlo per soddisfare i suoi bisogni peccaminosi. Non vuole stringere legami, instaurare relazioni o avere rapporti con il sesso maschile, se ciò implica dedicargli più di una notte. Lei pensa solo a rincorrere il brivido, dopodiché, Patricia ritorna a essere una ragazza inquieta, con una madre gravemente ammalata e con la consapevolezza di dover tirare la cinghia per sopravvivere. Incontrerà molti uomini, ma non tutti avranno le qualità, per spingerla a mettere in discussione la sua filosofia di vita. Fra questi, riuscirà a trovarne almeno uno in grado di sovvertire la sua esistenza? Chi sarà così abile da guadagnarsi le sue attenzioni e di ottenere un posto al suo fianco? Ma, soprattutto, chi sarà capace di farla innamorare?

Innamorata di Kian, il primo personaggio di Ileana, non potevo di certo mancare questo appuntamento con la sua nuova storia.

Cosa mi aspettavo? Amore, certamente, magari un po’ sofferto, passione…

Invece…

Ti ritrovi a dover far fronte a una montagna russa stile gli Universal Studios di LosAngeles, se dapprima ti ritrovi una ragazza facile, Patricia, che si trasferisce a Miami per stare vicino alla madre gravemente malata, in seguito ti ritrovi immersa in un triangolo amoroso da mozzare il fiato.

“In cima al pendio, con i freni guasti e in balìa del panico. Ma spinta dall’adrenalina, afferro saldamente il volante…” Ecco ti senti proprio così scorrendo le pagine.

“Tu sarai la mia rovina e forse anche quella di Noah, ecco perchè non volevo che ti assumesse.”

Ileana ha avuto la capacità di crearti confusione nei confronti dei protagonisti maschili, li ami e li detesti entrambi, in egual misura e in modo differente allo stesso tempo.

Ecco questa è stata la bravura di Ileana, ha creato nel lettore l’indecisione di scegliere, caos nella mente, sospiri, ti arrabbi, maledici, critichi ogni loro mossa, ormai sei dentro il libro e non puoi fare altro che farti trascinare da quel maremoto.

L’alternanza dei tre punti di vista ti sbaraglia, ti confonde, ti porta a entrare dentro il cuore e la mente di ogni personaggio, vivi il romanzo a 360°.

Se da un lato critichi l’approccio diretto e superficiale di Frank, dall’altro odi l’arroganza e la presunzione di Noah, di contro ti ritrovi quegli occhi scuri che ti divorano, un bellimbusto di tutto punto, che cerca di proteggerti seppur standoti lontano, e poi litighi con quel dannato, bello e proibitivo, che cela in sè un demone.

Ti ritrovi a sospirare per Bambolina o Vilaine fille, e a perdere qualche battito al suono del nomignolo Scintilla.

“Voglio baciarti e rubarti l’anima, in modo che tu possa inspirare la mia essenza e sentirla, fin dentro ai polmono. Voglio fondermi con te…”

“Non capisci, mia dolce scintilla? Io non ti voglio scopare, quello lo puoi fare con chiunque, mentre con me farai l’amore.”

Frank e Noah, amici fraterni nella vita, nemici in amore, eppure si sacrificano, si mettono da parte per il bene dell’altro.

L’indecisione di Patricia ti porta a diventare matta, la lite perenne tra corpo, cuore e mente ti strema, come i sentimenti provati dai tre protagonisti ti lasciano senza parole, spiazzata. “Noah mi fa sentire protetta e amata, Frank piena di vita e desiderata”.

“Amati e ricordati che sei la persona con la quale dovrai passare la tua intera vita. Ti stai sprecando.”

Ti ritrovi ad assistere a sessioni di sesso estreme e a criticarle anche, le emozioni ti arrivano stile doccia fredda, sei lì innamorata di Frank e sei indecisa sulle emozioni provate per Noah, inverti le situazioni, ti lasci andare con Noah e pensi a Frank, un caos, cuore e cervello che si confondono e si alternano tra emozioni e razionalità.

Lei così forte nel corpo ma così fragile nell’anima, incapace di amare, o meglio non consapevole di amare, di riuscire a provare emozioni, di far entrare in gioco il cuore, chiuso a chiave per anni, lei che ha sempre cercato solo piacere, adesso si ritrova ad amare due persone ed è incapace di scegliere.

Riuscirà a trovare la giusta risposta?

Riuscirà a capire il linguaggio del cuore?

Eppure nei suoi gesti le risposte sono già arrivate, sta a loro decifrarne il valore e il significato.

Ileana ha saputo dare ad un triangolo amoroso un tono più alto, più audace, con protagonisti che racchiudono in sé forze e fragilità inaspettate. Ha intrecciato una trama abbastanza elaborata, con segreti da parte degli amici, coprotagonisti sensazionali, lasciando largo spazio ai dialoghi e scene con gli amici e sul lavoro (formidabile l’amica di lei e la madre).

Si è allontana dallo stile semplice e genuino che ha caratterizzato i suoi primi romanzi, allargando la dialettica su parole e termini più ricercati, si nota una certa maturità in questo romanzo, anche i dialoghi, seppur rimanendo schietti e genuini, sono più strutturati.

Ultima chicca? Ileana ha avuto la formidabile idea di inserire più volte “probabili imprevisti”, la sua umiltà e semplicità nel ricordare da dove sia partita, ti fa capire che persona sia.

Mi sono innamorata anch’io? Beh direi che io e Patricia abbiamo fatto la stessa scelta… chissà se sarete d’accordo.

Però Kian dal mio cuore non l’ha tolto nessuno, sarò sempre pro Probabili imprevisti.

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