Recensione “Cielo libero” di Hime

 

 

California del Sud, 1939; è la vigilia della seconda guerra mondiale e Kate e Alistair hanno molte cose da dirsi, fin dall’infanzia. Lui, pilota di aerei, taciturno, bello e sprezzante ama solamente i propri apparecchi volanti, la sua libertà, l’innata voglia di staccarsi da ogni tipo di legame e dalle persone. Non c’è spazio per altro. Kate è innamorata di lui, non ricambiata, da sempre. Alistair è un uomo d’azione, dal passato difficile e si sa che quando c’è una guerra da combattere gli uomini d’azione sono i primi a partire. Kate, però,non è il tipo che aspetta il suo amore perduto. Il destino, Hollywood, le scelte sbagliate di entrambi, il tempo e una notizia terribile riusciranno a distruggere quel filo invisibile che lega due creature tanto diverse tra loro? Perché lei dentro di sé lo sa, lo ha sempre saputo. Soltanto la tenacia di un grande amore e un cuore puro, forse, possono riuscire a domare un cielo pieno di nubi minacciose per farlo tornare splendente, limpido e, per quanto possa essere sempre sfuggente, finalmente libero.

Amo la parte di storia in cui è ambientato, amo il personaggio maschile, rotto e spezzato, incapace di amare, con un senso innato e spregiudicato per la patria, e il suo sogno di volare ad ogni costo.

“Alis era potenza e forza, libertà e gioia e passione infinita. Alistair Hill era il cielo e le nubi e il sole splendente e il vento che rincorreva scherzoso quelle nuvole.”

Ho amato anche la protagonista che è maturata nel corso del romanzo, che è riuscita a realizzare il suo sogno non contaminando il cuore, il suo stesso io.

Semplice, allegra, solare e con un sogno nel cassetto, la nostra Kate abbandonerà il paese natio per rincorrere il suo sogno hollywoodiano.

Lui, Alistair, orfano di madre, abbandonato dal padre e maltrattato dal patrigno, cresce con il cuore chiuso in una corazza e incapace di esprimere ed esternare i propri sentimenti.

Senza legami, senza amore, si avventura in una storia di sano e semplice sesso con la sua amica di infanzia Kate.

Nessun fidanzata/o, nessuna voglia di legarsi. Libertà e tempo le parole d’ordine.

Ma l’amore è dietro l’angolo.

Undici anni di differenza, un cuore sordo e la guerra saranno le ragioni del loro allontanamento.

“Tu meriti qualcosa di meglio, di un soldato inaridito, non ti pare?… Perchè io non so cosa significa amare. Nessuno me l’ha insegnato.”

Il finalmente insieme qui è un puro sogno.

L’autrice ha voluto far subire ai suoi protagonisti tutto quello che riusciva ad “infilare” nel romanzo. Poveri i miei protagonisti!

Ho pianto e non poco. Mi sono arrabbiata con l’autrice, ad un certo punto ho gridato “Ma adesso basta, abbi pietà di loro.”

Matrimoni falliti, incontri clandestini, vittime di guerra, ferite di repertorio, qualche film da star, e tante lacrime, con lo stesso identico finale: Lui che parte, lei con il cuore infranto.

Scelte diverse li porteranno su fronti diversi, a riscattare qual passato tanto ostile, a vedere in faccia la guerra, il dolore e i sogni infranti.

“Il nostro tempo è finito da un pezzo. Il tuo tempo è scaduto. Me lo ripeti ogni maledetta volta che ci vediamo.”

Vivere di rimpianti e attaccarsi ai ricordi felici.

“Forse in un’altra vita ci sarà un tempo anche per noi.”

Momenti sbagliati e il tempo che scorreva ha reso tutto invano, era ormai troppo tardi per tornare indietro.

“Aspettami ancora un attimo Kate, prima di lasciarmi andare.”

Ho ancora le lacrime agli occhi e il cuore catapultato nel cielo.

Asso, il cavaliere del cielo, e Kate, la stella del grande schermo. Due vite, due tempi diversi, due cuori, un unico grande amore.

“Kate era Alistair e Alistair era Kate. Semplicemente. Da sempre.”

ELEONORA

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