Recensione “Bullet – Skulls of Hell MC Series Vol.2” di Silvia Carbone

 

 

 

I fratelli sono la mia famiglia.

Il club, la mia vita.

Sono il figlio di tutti.

E di nessuno.

Sfrontato, irriverente, pericoloso.

Sono la parte scanzonata del club.

Ma il mio passato mi perseguita.

E lei lo capirà.

Kendall Brown è adrenalina e passione.

Due occhi capaci di far perdere la ragione a qualsiasi uomo.

Pelle tatuata come un meraviglioso quadro.

Corpo peccaminoso in cui vorrei sprofondare.

Lei parla alla mia anima.

Io vorrei solo riuscire a toccare la sua.

Mi chiamo Thomas Patel, nuovo Vicepresidente degli Skulls of Hell.

Le fiamme dell’inferno sono la mia condanna.

La pace che bramo è solo tra le sue braccia.

E tutto ciò che voglio è riuscire a stringerla più forte.

Conoscete già il mio amore per le moto e i biker, il mondo seppur fatto di violenze e tacite regole mi affascina da sempre.

I loro tatuaggi che raccontano la loro storia, la loro famiglia, quel senso di appartenenza, il gilet, le patch, e quel rombo del motore che mette i brividi.

Lui è il classico bad boy, nessuna donna fissa, nessuna signora o old lady; lei invece è una ragazza “stramba”, capelli dipinti di un verde scintillante, un amore incondizionato per le auto da corsa.

Non si ha solo l’adrenalina su due ruote ma qui anche le corse clandestine su auto da sogno fanno la loro parte.

Una Camaro modificata che sfreccia con una fata al volante, Daring.

Gli Skulls of Hell ritornano con il botto e questa volta si parla di Bullet, in quella cittadina fuori dal mondo, Raleigh, in cui le vicende prendono fuoco e i Solares adesso sono il nemico.

Il loro mondo ostile, violento, oscuro, un mondo che non fa per lei, eppure è lì la sua vera famiglia, le sue origini.

Uno strano scherzo del destino metterà sulla strada di Bullet proprio lei.

“Dove pensi di andare Fatina?”. “Ho come la sensazione di averti già incontrata?”

Riusciranno a vedersi realmente?

“Quella donna mi stava fottendo il cervello. Era provocante, disinibita e irresistibile… Era l’unica donna che mi faceva sentire debole. L’unica in grado di farmi sentire nudo.”

Ma i demoni del passato sono pronti a tornare, quel volto oscuro dei suoi incubi adesso ha un nome.

“Con gli Skulls è sempre una partita a poker, e bisogna sperare di avere la mano giusta per chiuderla da vincitori.”

Un brivido, questo libro, letto, fatto mio e innamorata ancora una volta.

La scrittura di Silvia ha una cadenza adrenalinica, come gli eventi raccontati, non ti annoia, non svia su argomenti neutri e superficiali, si concentra sull’obbiettivo e spara a raffica.

firma Claudia

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