Mi chiamo Alfredo Van Leeuwen e sono l’erede al trono di Ardezia.
Non fatevi ingannare dalle apparenze, potrei sembrare il principe azzurro delle fiabe,
ma non lo sono affatto: sono arrogante, cinico e non provo sentimenti per niente e nessuno.
E mi piace che sia così.
So cosa state pensando, che sono solo un uomo disilluso dall’amore.
Forse è vero, ma adesso mi trovo nei guai fino al collo perché, per ordine di mio padre, mi vedo costretto a trasferirmi a pochi metri da Inger Vink, il mio castigo più grande e l’unica donna a cui abbia fatto scorgere l’uomo dietro la corona.
Spero, con tutto quello che resta del mio cuore, che la rabbia che lei prova per me, riesca a salvarmi dal rivangare il viale dei ricordi in sua compagnia.
***
Mi chiamo Inger Vink e non credo nell’amore.
Il principe delle favole è solo un imbroglio, io lo so bene perché ne ho conosciuto uno tanto tempo fa che mi ha illusa, usata e poi gettata via come un giocattolo rotto.
Credevo di essermi lasciata questa brutta parentesi della mia vita alle spalle, ma quando Sua Altezza Reale torna al castello dopo anni di lontananza, mi rendo conto che alcune cose sono impossibili da dimenticare.
Lo odio con tutte le mie forze e preferirei annegare nella palude
prima di farmi di nuovo toccare da lui.
Non mi avrà.
Non mi farò più abbindolare dai suoi occhi turchesi e dal suo sorriso sbarazzino.
Questa è una promessa che ho fatto a me stessa tanto tempo fa e la manterrò a tutti i costi.
“Io sono Alfred Reinout Gerard Van Leeuwen, duca di Moonfort e principe ereditario al trono di Ardezia.”
Inizia così questa favola moderna, scritta dalla nostra italianissima Irene Catocci.
Anche l’Italia ha la sua rosa di belle e brave scrittrici, e Irene è una di queste.
È una di quelle autrici che si mette in gioco, che sposa qualsiasi sottogenere del romance, che spazia dal Romance contemporaneo allo young adult, suspense e, adesso, anche alle favole.
Chi, da piccola, sognava che il principe ereditario bussasse alla porta con una scarpetta in mano?
Beh, qui il principe non si presta a questi gesti eclatanti, piuttosto restio e arrogante di carattere, ama però farsi desiderare, e con il suo fascino farà cadere nella sua rete di seduzione la bella Cenerentola di turno, Inger, con tanto di oca da guardia e senza scarpette di cristallo (sarà una principessa moderna, no?)
Attenzione, è una favola in chiave moderna, quindi non aspettatevi grossi colpi di scena, attacchi di tachicardia o altro. È un romanzo che fa sognare, scritto benissimo, che regala a noi adulte il sogno a occhi aperti di quella bimba che anni addietro eravamo.
“Tu mi ami. Come io ti amo, con lo stesso caos mentale.”
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