Recensione “Aries” di Marilena Barbagallo

 

 

 

Se nasci in una famiglia come la mia, prima o poi, arriva il giorno in cui sarai chiamato a dare il tuo contributo. Poco importerà se risulterà un compito scomodo, ciò che conta è preservare l’impero della dinastia e mantenere il suo prestigio. Quando mio fratello Taurus mi ha affidato una nuova missione, non mi sono tirato indietro. Sedurre una bella e ricca ereditiera non mi è parso un sacrificio troppo grande. In quel momento, nella mia vita, tutto filava liscio, fino a quando la mia ex ha lasciato la prigione. Con l’Innominabile si sono riaperte tutte le mie ferite e mi sono fatto divorare dalla rabbia. Sono Aries Leclerc, il secondogenito della linea dei Dodici, non posso dire che non mi manchi niente perché, in realtà, mi è sempre mancata lei. Ma ora che è tornata, avrei preferito sentire la sua assenza in eterno, perché eterno è stato il dolore che mi ha inflitto. L’ho odiata per nove anni e non intendo smettere di farlo adesso. Toglietemela dalla vista, portatela via! Solo così, finalmente, smetterò di amarla. E sarò libero. La famiglia Leclerc sta per essere stravolta dal ritorno di Crystal Colin, il grande amore di Aries. A volte, le prigioni più opprimenti si annidano nel cuore. Riusciranno Aries e Crystal a distruggere le sbarre che li separano?

Ho atteso questo volume con ansia. Aries mi aveva colpito nei primi della serie, quindi non vedevo l’ora di leggere di lui, di capire quell’animo tormentato.

Se con Taurus siamo stati affascinati dalla differenza d’età tra i due protagonisti, dal passato oscuro della dinastia dello zodiaco, da mille bugie e tentennamenti che hanno reso vittime Taurus e Venus, in questo capitolo il cuore infranto di Aries darà libero sfogo alla fantasia più sfrenata.

Il libro si apre, per l’appunto, con la “delusione d’amore” di Aries, la rottura improvvisa e dolorosa con Crystal. Catalogarla traditrice e puttana, sarà la sua unica consolazione. Tutti gli epiteti più “rabbiosi” saranno la definizione di killer di cristallo.

Ma queste “inopportune e ripetitive” offese non mi hanno fatta entrare in simbiosi con Aries, anzi mi hanno allontanata del tutto dal suo modo di essere e di pensare.

La discordanza tra un cuore ferito e una mente “diabolica” mi hanno portata a odiare il mio tanto amato protagonista.

“E’ una contraddizione vivente, bellissimo e crudele. Affascinante e distruttivo. Sexy e arrabbiato.”

Guarderemo come un vero amore porterà ad un odio distruttivo. Odio-amore, due facce della stessa medaglia, due sentimenti che utilizzano la stessa intensità ed impegno delle emozioni.

“L’amore ti distrugge, quando se ne va, ma ti ammazza quando torna, perché ti costringe a risorgere per essere distrutto ancora e ancora.”

Purtroppo, non basta a giustificare tutte le azioni e le parole di Aries.

Forse Marilena ci avrà abituati male, forse il suo “esordio” nel romance contemporaneo era stato troppo elogiato, ma in questo capitolo non sono riuscita a trovare un feeling con i protagonisti.

Troppo offensivo lui, troppo accondiscendente lei.

“Un tempo cercavo di cancellare la tristezza dal viso, ora desidero a tutti i costi infondergliela prepotentemente… Lei è stata nel mio sangue, è stata nei miei polmoni, è stata in ogni parte di me.”

Cercheremo la redenzione del “bullo”, la parte ferita che si cicatrizza, l’amore che trionfa, il principe che diventa salvatore.

“Credo di essere condannato a innamorarmi di te a ripetizione. Se dovessi rivivere altre vite, ti troverei sempre.”

Lo consiglio? Beh, la scrittura di Marilena è sempre impeccabile, la storia ha delle buone basi, il mio è un semplice parere personale, sarà che avevo fantasticato troppo su Aries e, vederlo nella parte del “cattivo”, mi ha delusa.

firma Claudia

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