Recensione “Appuntamento al piccolo negozio dei desideri” di Nicola May

 

 

 

Appena sposata e con il suo negozio in piena attività, Rosa Smith sembra avere tutto ciò che si può desiderare. Ma il vero amore viene costantemente messo alla prova dagli imprevisti del destino e la gelosia potrebbe avere conseguenze disastrose! Josh, infatti, deve andare di continuo a Londra per lavoro, e questa separazione forzata sembra tirare fuori il peggio di Rosa. Ma si sa: bisogna toccare il fondo prima di poter risalire, e così, grazie all’aiuto di chi le vuole bene, Rosa ce la metterà tutta per affrontare a testa alta le sue paure. Con gli amici sempre al suo fianco, un misterioso incendio e la frenetica ricerca del padre del bambino di Titch, Rosa sta per intraprendere un imprevedibile viaggio alla scoperta di sé.

A metà libro ancora dovevo capire di cosa parlasse, non so se è stato un mio limite o perchè il libro non palesa subito l’argomento.

Rosa Smith ha ereditato un negozio, sposata e gelosa del marito, sfoga il suo malessere uscendo con le amiche e bevendo più del dovuto.

Dipendenza? Ecco questo è il problema, non si capisce subito, si parla di uscite, di amici, della vita della sua dipendente, del lavoro del marito e l’alcolismo passa in secondo piano.

Per me non una lettura sufficiente.

Il tema trattato doveva prendermi completamente, la fase del toccare il fondo e risalire è la parte che più appassiona, ma qui è stata raccontatato con poca enfasi e molto distacco.

Per la prima volta in un libro Newton ho riscontrato parecchi refusi ed errori di traduzione, questo ha rallentato e infastidito la lettura.

ELEONORA

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