Recensione “Ancora un giorno di te” di Laura Gay

 

 

Sean De Luca è un uomo pericoloso, un ex galeotto. Ha fatto fortuna diventando il braccio destro di un boss della mafia di New York. Spietato, vendicativo, usa le donne solo per divertirsi, e si guarda bene dal farle restare nel suo letto per più di una notte. Ma qualcosa dentro di lui cambia quando conosce Sonya Markova. Sonya ha una vita ben diversa dalla sua: è felice, innanzitutto. Ha una famiglia che la adora e un fi danzato innamorato. Ma un giorno succede l’imprevedibile e la sua esistenza cambia per sempre: finisce nelle mani di una banda di narcotrafficanti, rapita per errore. La spirale di violenza di un mondo che non le appartiene sta per inghiottirla per sempre, ma Sean rimane così affascinato da lei da mettere in discussione, per la prima volta, ciò che gli viene ordinato. E il destino di entrambi potrebbe cambiare per sempre.

Letto in pochissime ore, la lettura è scorrevolissima, la storia d’amore da film, anche se il primo approccio è un po’ surreale.

Rapita per sbaglio, attratta dal suo rapitore, costretta alla prostituzione; innamorarsi del carnefice è la sua unica condanna.

Non condivido la storia, però la sua originalità è da applausi.

Bella storia, dove si attende la redenzione del carnefice, di quell’uomo oscuro senza anima, di quel mafioso della situazione , seppur attraente e affascinante, i cui comportamenti destano qualche perplessità.

Sonya riuscirà a lottare contro il suo cuore per la libertà tanto desiderata?

“Tu mi fai fare cose a cui non sono abituato. Hai questo potere su di me Sonya Markova.”

Ma quando cuore e ragione non coincidono, ecco che le scelte diventano discutibili, lasciarsi andare alla passione, cedere la sua integrità e libertà per sperare in quei sentimenti che non si palesano nell’immediato.

Tutto è fuori luogo, tutto urla allarme, tutto è sbagliato.

Scappare e non fidarsi.

Restare e capire che la fiducia era mal riposta.

“Fidati di me”, una supplica.

Ritrovarla il suo unico obiettivo.

“Sei l’aria che respiro, l’unica mia ragione di vita. Come avrei potuto lasciarti andare, come? Tu non sei mai stata la mia Putt… Tu sei il mio tutto.”

Sognare un carnefice anzichè il principe azzurro della situazione, innamorarsi del cattivo e sentirsi l’angelo della situazione.

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