Recensione “Affari di cuore a Madrid” di Isabella Vanini

 

 

 

Sofia Bellini, dopo aver lavorato come segretaria, si ritrova a vestire dei panni che non sono suoi: quelli di una scrittrice di best-seller internazionale. Lo fa prendendo l’identità di una vera scrittrice, Ludovica Milena Degli Innocenti, sua ex insegnante.
Tutto sembra procedere per il meglio, fino a quando uno dei libri di Ludovica riceve un’offerta per l’adattamento cinematografico e Sofia dovrà trasferirsi a Madrid per curare la sceneggiatura.

Nel frattempo, il noto attore spagnolo Andrés Ramos viene chiamato sul set per sostenere un nuovo casting: quello per il ruolo di Carlos nel film tratto dal bestseller italiano di Ludovica Milena Degli Innocenti. Senza sapere se avrà la parte, Andrés inizia a fare delle ricerche su Internet e si imbatte nelle bellissime foto che ritraggono in realtà Sofia Bellini. Credendo, come tutti, che si chiami Ludovica e che sia la vera scrittrice, il giovane uomo inizia a scriverle via e-mail, perdendo piano piano la testa per lei. Così, quando finalmente i due si incontrano, lui inizierà lentamente un gioco di seduzione per rubarle il cuore.

Tra segreti, colpi di scena, rivalità e tentativi amorosi fuori e dentro il set si sussegue una moderna e frizzante storia romantica.

Idea del romanzo molto carina e abbastanza originale. Peccato che lo svolgimento non mi sia piaciuto affatto.

Manca una buona struttura del romanzo, sembra che non sia stato fatto l’editing. Ci sono sezioni di romanzo che mancano interamente, non si capisce la durata della storia, tutto corre inesorabilmente e non si ha modo di apprezzare quello che stiamo leggendo.

Si capisce che l’autrice abbia voluto focalizzare l’attenzione sul rapporto tra i due protagonisti, ma si arriva troppo in fretta al bacio e alla relazione. Mancano parti intere di romanzo. Al contrario, durante i dialoghi tra i due, decisamente troppo lunghi e, a volte, eccessivi, il tempo rallenta all’infinito.

Abbiamo, quindi, la contrapposizione tra spezzoni riassunti, che avrebbero avuto bisogno di un approfondimento e di maggiori dialoghi, e i dialoghi veri e propri, lunghi e strani da leggere.

Non amo ritrovarmi a leggere “il mio uomo” e “la mia donna”. Non mi piace che si parli, parli, parli e poi di finisca solo per litigare, senza arrivare a niente di costruttivo.

Anche la guerra tra la protagonista e la cugina malefica finisce all’improvviso. Se all’inizio di da’ tantissimo peso alla cattiveria di questo personaggio, alla fine si accenna solo.

Idea di base molto carina, ma non ho avuto modo di entrare nella storia, di apprezzarla a dovere.

firma Claudia

ELEONORA

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *