Recensione “Abbandonare l’oscurità” di Tibby Armstrong

 

 

 

 

Benjamin Fuller è un cacciatore, nato e allevato come tale. Cieco fin da bambino a causa del vampiro che ha massacrato la sua famiglia, è stato benedetto con una seconda vista che gli permette di catturare e uccidere la sua preda. Quello che il suo dono non può aiutarlo a fare è vedere arrivare la sua feroce e quasi carnale attrazione per l’uomo misterioso che sostiene di essere un altro cacciatore e il cui tocco gli provoca sia lussuria che repulsione. Quando lui ha il sopravvento, Benjamin giura che metterà in ginocchio il suo nemico.

Dopo parecchi anni passati in esilio, l’unico che può aiutare a riportare Tzadkiel Dragoumanos al ruolo legittimo che gli spetta, come Signore della Guerra, è un cacciatore cieco con riccioli dorati, il fisico agile di un ballerino e particolari cicatrici sul viso, cicatrici che Tzadkiel stesso gli ha causato vent’anni prima. Il solo profumo di Benjamin Fuller gli provoca uno sgradito impeto di desiderio insaziabile. Anche per vincere una guerra completamente soprannaturale, Tzadkiel deve resistere alla fame insaziabile di possedere la sua preda… per il momento.

Bellissimo Fantasy romance MM firmato Triskell.

Ambientato nella Boston dei giorni nostri, vede come protagonisti Tzadkiel, il Signore della Guerra, capo dei vampiri, creatura millenaria, e il giovane Benjamin, cacciatore ovviamente di vampiri.


Il loro primo incontro è drammatico, il vampiro è stato catturato e torturato dalla famiglia del cacciatore e questi, bambino di soli 9 anni, è chiamato a ucciderlo. Qualcosa va storto e segna la vita di entrambi molto profondamente.

Si incontrano di nuovo venti anni dopo e quello che inizialmente è odio sfocia in altro. Dure lotte di potere, tradimenti, ma anche amore e sacrifici, sono alla base di questa storia ottimamente articolata, studiata e scritta.

Mi ha davvero conquistata e commossa in alcune parti, un inno ai buoni sentimenti e all’amore vero, quello che fa cambiare le idee quando si ha il coraggio di ascoltare l’altro e ammettere i propri errori.

Super-consigliato!!!

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