Recensione “A qualcuno piace in… kilt” di Giuditta Ross

 

 

 

Il destino può giocare davvero brutti scherzi. Un momento hai il mondo in mano e quello successivo vuoi solo trovare un angolo nascosto in cui leccarti le ferite. Lo sa bene Rowan O’Kinley, così come sa che ci sono perdite con cui sembra impossibile venire a patti tanto che l’unica soluzione sembra essere scappare lontano da quel dolore e lasciare dietro di sé ogni cosa che possa ricordartelo. Anche le persone che si amano di più.

Quando un tragico incidente si porta via per sempre il suo migliore amico, Eric McAvoy sa che il buco nella sua anima non si ricucirà mai. Quello a cui non è preparato è perdere anche l’altra metà del suo cuore. Lei se n’è andata, distrutta da un dolore capace di annientare qualsiasi altra cosa. Ora è tornata e lui non le permetterà di lasciarlo mai più.

Avete letto il primo della serie? Si? Bene… No? Male.

Ritroviamo come guest star d’eccezione proprio i protagonisti del primo volume, “aiutanti” in stile angeli custodi della coppia protagonista.

Vecchi amici che, a distanza di mesi necessari per elaborare un lutto, si ritrovano a lavorare nello stesso museo, con il ricordo, seppur sbiadito dal dolore e dalle lacrime, dell’unica notte di passione, che incentiva l’attrazione tra i due protagonisti.

“Dopo la tragedia che aveva sconvolto la sua vita, Rowan era fuggita quasi senza voltarsi indietro.”

Perché si parla di kilt? Semplice, il protagonista è scozzese, puro sangue, e che protagonista, la virilità fatta persona, direi.

La lettura presenta una dinamica piacevole, la narrazione è in terza persona (io avrei preferito il doppio pov in prima persona… mio umile pensiero). La storia si presenta semplice e lineare come il genere di cui fa parte.

Storia più o meno raccontata, letta e riletta ma, ad essere sincera, mi è piaciuta parecchio.

I protagonisti sono ben definiti, non si hanno grossi colpi di scena, ma solo il rincorrersi in nome dell’amore, e c’è qualche “psicopatico” insospettabile di turno, che mette lo zampino e fa perdere qualche battito al cuore.

“So chi sei. E non importa quanto mi ci vorrà, non importa quanta resistenza farai. Ti staccherò di dosso ogni maledetto strato dietro cui ti stai nascondendo finché non ti avrò ritrovata.”

Okay, adesso inizio a fantasticare sul kilt… Giuditta mi hai rovinato.

firma Claudia

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