Recensione “703 Minuti” di L. F. Koraline

 

 

 

Damon ha capito che la missione della sua vita è proteggere la famiglia, dedicarsi con tutto se stesso alla donna che ama ed essere un buon padre. Vive insieme alla sua Eden in una prigione dorata, perché nonostante il loro sogno d’amore sia diventato ormai una splendida realtà, il mondo lì fuori è in agguato. E una minaccia oscura si addensa all’orizzonte. Amanda, la giovane figlia adottiva di Eden e Damon, è sempre stata una ribelle. Le rigide regole di casa Blake le stanno strette. Affascinata dalla verità che ha scoperto su Sean Davis, decide di partire per il Giappone alla sua ricerca. Sull’isola di Hokkaido, Amanda si troverà finalmente faccia a faccia con il maestro maledetto e con la sua follia, mentre a New York Damon e Eden dovranno fare i conti con un passato pronto a tornare per distruggere ogni cosa…

Da lettrice incallita avevo messo il “mio punto” sulla storia di Damon ed Eden. Si era conclusa, era stata elaborata, tessuta, scritta con una tale passione che alle fine del libro “703 volte tua”, dopo le mille capriole del mio cuore, avevo letto, con il cuore in gola, la parola FINE.

Tutto questo fino a quando, la bravissima Koraline annuncia che, oltre alla coppia Amanda e Sean parlerà di un’altra amatissima coppia. Chi? Damon ed Eden.

Quindi ho pensato veramente questa è proprio folle, rischierà di farsi “odiare”, rischierà di portare per le lunghe una storia già consumata, sofferta e amata. Troppo amata per l’appunto.

E invece?

Troppe ancora le cose sospese, un Manera ancora in giro, Sean e la sua ossessione, un segreto ancora celato…

E tutto ricomincia… tutto è in gioco, ancora quel numero che ossessiona 703, ancora misteri da scoprire, parole lasciate a metà, labirinti senza via di fuga, messaggi su telefoni sospetti, una telefonata che ti lascia in bilico. Il dolore che nuovamente si fa strada nell’amore, sospetti, tradimenti, dubbi, l’ansia di quella porta che si aprirà… Ma qual è la vera storia?

Se i primi tre volumi, in seguito racchiusi in un’unica imperdibile serie, li avevo paragonati ad una montagna russa (termine che usa pure Koraline in questo volume per descrivere il sentimento tra i protagonisti), questo volume ti lascia senza fiato, perdi proprio il respiro (o almeno io l’ho perso, e continuo ancora a cercarlo).

Ti ritrovi in apnea negli abissi dell’anima. Senti il respiro mancarti, senti svuotare i polmoni. E il cuore? Beh quello l’avevi perso già prima. Perdi un battito, poi due, poi tre…

E quell’ingranaggio involontario, motore del corpo, che racchiude l’anima, rimane lì sospeso.

Ragazze, le montagne russe senza il giro della morte non sono niente.

Siete mai saliti su quella giostra infernale? Senti l’adrenalina salire a mille, salire insieme al “Trenino”, il cigolio delle rotaie che ti riempie la mente, poi ti ritrovi all’apice della discesa, vorresti chiudere gli occhi e pregare, e invece? Apri gli occhi e guardi con meraviglia quello che ti attende, e poi puff…

La velocità ti blocca il respiro, l’adrenalina ti sbarra gli occhi, una timida lacrima tradisce quello che senti dentro, e rimani in apnea… la sorpresa, l’adrenalina, la paura ti bloccano il respiro…

I primi capitoli di questo volume ci descrivono dettagliatamente, ma allo stesso tempo con un certo velo di mistero, il profilo della nuova protagonista, la “mocciosa” Amanda, il suo passato oscuro, le sue paure, la sua vita a metà, con l’unica e sola domanda che la perseguita… Che fine ha fatto…

L’altro punto di vista, espresso nel corso del volume, è quello di Damon, per la prima volta parla lui in prima persona e non tramite i pensieri di Eden o bigliettini nascosti. Prende voce in questo capitolo, forse perchè è il perno di giuntura delle due storie, Amanda e Sean, Damon ed Eden. Damon è l’esatta metà della medaglia di Sean.

Il primo incontro tra Amanda e Sean è, a mio avviso da ricordare negli annali, “I nostri occhi si incrociano e nel mio petto è l’apocalisse, come se trecento tamburi sincronizzati venissero battuti a ripetizione da bacchette di piombo”. Il mio cuore pompava a mille, a ritmo di quei tamburi.

Le loro conversazioni ad enigmi, il mutismo di Sean, le sue perle di saggezza da pelle d’oca “Un generale che perde il controllo sul suo esercito è destinato alla sconfitta” o “Se è vero che siamo figli di Adamo ed Eva è altrettanto vero che siamo figli di due curiosi, nati per colpa di un puro atto di curiosità”.

Lo stile di Koraline è maturato nel corso della storia, dalla Serie di Mr Black a questo quarto volume… Maturo come i protagonisti della storia stessa, ci ritroviamo Damon padre ed Eden madre. Sono trascorsi degli anni, Damon è sempre lo stesso dispotico, oppressivo, passionale ma quando parla di Eden, anche il ghiaccio dell’Artico si scoglie “Mi ha accettato e cambiato al tempo stesso. Mi ha placato e infiammato. Mi ha stravolto l’esistenza senza chiedere il permesso”, “Lei era come un piccolo fiammifero desideroso di bruciare ed io il perfetto piano ruvido su cui sfregarsi”.

Mi sciolgo come neve al sole di fronte a questa immensità.

Questo cambio di guardia tra Amanda e Damon alza ancora di più l’adrenalina, il caos, la curiosità di sapere, di porsi domande, ma la diabolica Koraline altro non fa che rispondere con altri interrogativi.

Amanda, giovane, piccola, viziata, capricciosa. Lei e Sean, entrambi vissuti all’inferno, entrambi sopravvissuti all’inferno, hanno visto le fiamme attraversare l’anima, divorarla, logorarla, frantumarla. Lei sembra esserne uscita, Sean sembra aver alimentato il fuoco dell’inferno. Lui “E’ quel male che ogni donna sogna di trasformare in bene. E’ quella fantasia che qualsiasi donna vorrebbe mutare in realtà”.

Chi è realmente Sean?

Lei è la tentazione, il suo ritorno all’inferno o il suo paradiso agognato? Il suo peccato più grande, la sua colpa o la redenzione? “Baciarti sarebbe dannatamente sbagliato, ma rinunciare sarebbe un vero sacrilegio. Baciarti sarebbe un peccato che ci condannerebbe all’inferno!”, “Un peccato che non dovremmo commettere e un bisogno che non posso più controllare”.

Lei è fuori controllo, lei è fuori dal suo controllo, lei non è il controllo, lei è… “solo un breve, insignificante e sciocco attimo di cedimento che non si ripeterà mai più”. Ma “La verità è che le cose proibite sono le più eccitanti. I fiori più belli spesso sono i più velenosi.” Koraline si considera una “racconta-storie”, forse ha proprio ragione, la sua penna veloce, frizzante, malinconica, dolorosa, passionale riesce a descrivere, a racchiudere così tante emozioni in quelle pagine lette da migliaia di lettori. Come una brava “racconta-storie” ci fa innamorare, soffrire, gridare, viaggiare. Ci fa immergere nella storia attraverso anche i brani da lei scelti. Ci culla in quelle note e poi ci lancia nel vuoto senza paracadute.

Ha la capacità di farci chiudere gli occhi per la paura delle parole lette, farci assaporare i primi sguardi innamorati, farci sognare ancora di fronte ai sogni realizzati, farci soffrire e agonizzare di fronte al dolore che senti tuo. Quel dolore, un passato che ti entra dentro.

Ha la capacità di sfumare le certezze, di alimentare i sospetti, un labirinto di emozioni ben definito, senza via d’uscita.

Ormai siamo nel labirinto del 703.

“Quanto può essere potente un’emozione? Quanto male può fare?”, l’amore è quel sentimento che ti fa volare in alto ed è lo stesso, identico sentimento che ti scaraventa a terra con una forza inaudita. Purtroppo non c’è uomo o donna che non riesce a sentire niente, seppur sforzandosi. I sentimenti sono incontrollabili, sono le bollicine di una sorgente di acqua frizzante, sono il fuoco che

“Ci sono sguardi a cui si può sfuggire, ci sono labbra a cui si può resistere, ci sono pulsioni che non si possono combattere”.

Il quarto volume ti lascia in bilico su un filo da circensi: “Nessuno sa chi è davvero, neppure Damon… E’ troppo complicato… Feci un patto con il diavolo in persona quella notte…”.

E poi una sola parola “APRI”. Un nuovo ordine, una nuova scoperta… Tutto da scoprire…

Koraline ci lascia nuovamente la fantasia libera di navigare tra 703 pensieri, 703 domande, 703 non risposte, 703 misteri… ancora…

“L’amore striscia intorno alle paure, finchè non incontra il cuore”… E il sogno continua…

SENSUALITA’:

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