Nuova uscita “Cari figli che ancora non ho” di Ludovica Galilei

 

 

 

 

Il mondo è cambiato e lo ha fatto senza avvisare. Nella disperazione di una notte che non fa dormire, Ludovica sfoga le paure su una pagina bianca. Si rifugia nella vecchia casa della nonna e guarda il calendario del Segreto fermo al mese della sua morte. Ascolta il silenzio di muri che odorano di ricordi e, per la prima volta, si guarda dentro. Prende fiato. Così, paure taciute ed emozioni difficili sono libere di fare la loro comparsa. Ripensa al lavoro dei suoi sogni, a quella vita a due che la conforta ma le fa anche così paura. Riflette, scrive, piange. Osserva le abitudini mutare, cerca di comprenderle senza farsi sopraffare dall’andamento ondivago del suo stato d’animo. Almanacca su figli che ancora non ha in un monologo che sfiora il confine labile della pazzia. Con una scrittura che scava nel profondo, Ludovica si guarda allo specchio e vede la persona che aveva dimenticato di poter essere. E mentre si domanda quando finirà la fine del mondo, tira le somme di un periodo storico senza precedenti. Si rende conto di non avere nessun consiglio illuminante da lasciare ai figli immaginari. Ma forse ne ha qualcuno per sé.

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