INTERVISTA A… VANESSA MALETTA

Buongiorno Vanessa e benvenuta nel nostro salottino virtuale delle interviste.

Ho appena finito di leggere il tuo ultimo romanzo Preda edito da pub.me e sono ancora sottosopra dalle emozioni che mi ha suscitato. 

 

  • Il romanzo tratta di un amore deviato, di quelli fra master and slave ma vissuto a livello virtuale. Cosa ti ha spinto a voler raccontare una storia così tormentata? 

Nella letteratura come nel cinema, preferisco gli amori tragici e tormentati alle storie romantiche. Sono affascinata dalle dinamiche che si innescano nei contesti meno tradizionali, sono stimolanti e intriganti e creano un impatto emotivo profondo, sia in chi scrive che nei lettori. Anche questo è un aspetto che trovo fondamentale nel mio modo di concepire la scrittura. 

 

  • La tua protagonista, Lia, è una donna come tante, lavoratrice, madre e con un matrimonio in crisi, credi che la sua situazione l’abbia fatta diventare una preda più facile?

Lia vive una condizione complessa che certamente l’ha resa più vulnerabile, ma non per questo incapace di valutare i rischi e le conseguenze delle proprie azioni. Ho condensato in questo personaggio le insoddisfazioni e l’infelicità di molte donne, ma non le ho trasformate in una giustificazione. Le scelte di Lia sono state sempre consapevoli, anche quelle meno sagge. 

 

  • Il tuo protagonista, Gabriel, ha un vissuto di abusi, pensi che anche per lui il suo passato sia stato fondamentale per diventare un dominatore?

Gabriel è un personaggio complesso. Il vissuto di abusi perpetrati dalla madre ha un peso enorme sulla personalità di quest’uomo, che nella figura femminile ha inevitabilmente proiettato tutto il suo odio. Le violenze subite hanno forgiato senza dubbio il Gabriel dominatore di oggi, ma in lui c’è anche altro, una parte fragile e ferita, quella che desidera silenziosamente tutto ciò che la madre non gli ha mai dato.

 

  • Ho apprezzato molto l’analisi introspettiva che hai fatto fare ai tuoi personaggi, li hai resi vivi, vibranti e completamente reali nella loro fallibilità, come sei riuscita ad analizzare così scrupolosamente la loro anima? Ti ha affiancato qualche terapista o è un tuo dono?

Definirlo un dono mi dipingerebbe come presuntuosa! Direi che ho una grande capacità di immedesimazione. Quando scrivo mi calo completamente nei panni dei miei personaggi, riuscendo a fare mio il loro stato emotivo. Diventa una sorta di gioco di ruolo, per rimanere in tema con il mio romanzo! 

Una risorsa preziosa è la lettura: leggere molto e spaziare fra i generi, ma anche documentarmi e studiare.

 

  • L’atteggiamento ambivalente di Gabriel mi suggerisce anche una personalità doppia, ma a livello conscio, è stata quella la tua idea? Di una personalità “rifugio” nata durante gli abusi che si contrappone ad una facciata di normalità?

Nella mia immaginazione ho dipinto Gabriel come un bambino taciturno, solitario ma astuto nel cercare di sopravvivere agli abusi della madre. La sua natura ambivalente è frutto dei meccanismi messi in atto per proteggersi, e crescendo gli si è cucita addosso come un vestito. Credo che questa personalità rifugio, però, abbia preso sempre più il sopravvento fino a inghiottire la facciata di normalità quasi del tutto nel momento in cui Lia è apparsa nella sua vita rompendo tutti i suoi precari equilibri. 

 

  • Su quali argomenti si sono concentrate maggiormente le tue ricerche prima della stesura del romanzo?

Ho cercato di documentarmi sui disturbi della personalità per poter raccontare al meglio il pensiero distorto che possiede un personaggio come Gabriel, approfondendo anche tutto ciò che è legato alle dinamiche del potere in ambito sessuale. 

 

  • Preda è stato il tuo romanzo di esordio o hai già scritto su altre piattaforme di lettura?

Prima di Preda ho pubblicato un racconto breve contenuto nella raccolta “Ombre sotto l’albero“ nella collana Just Read di LAReditore,  in cui fantasy e dark romance si incontrano in una storia coinvolgente e intrigante. 

 

  • Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai qualche nuova storia che freme di uscire dalle tue mani?

Ci sono moltissime storie alle quali voglio dare vita! Ho svariati progetti che sto sviluppando, il primo riguarda una storia alla quale sono molto affezionata, con un protagonista maschile dalla personalità molto affascinante    che saprà come lasciare il segno! 

Vorrei poter portare avanti un lavoro variegato, vivace e capace di accattivare lettori dai diversi gusti letterari, dando loro l’opportunità di trovare sempre un pizzico di se stessi nelle pagine dei miei libri. 

 

 

Ti ringrazio molto per il tempo che ci hai dedicato e aspetto con ansia una tua nuova storia!

 

Anna

 

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