Intervista Sale e Pepe: Giusy Vitale (autrice)

intervista

 

A CHE ETA’ TI SEI APPASSIONATO ALLA LETTURA?

Molto giovane, ero in terza elementare quando la maestra ci ha assegnato come lettura estiva piccole donne.

QUANDO HAI COMINCIATO A SCRIVERE?

I miei primi componimenti risalgono alle scuole medie. Ho scritto delle poesie per un’antologia sull’inquinamento. Alle superiori ho iniziato a scrivere su alcune piattaforme online. Uno dei miei primi racconti è stato donna senz’anima che poi ho rispolverato e modificato anni dopo.

 COME E’ NATA LA DECISIONE DI INIZIARE A SCRIVERE?

Un bel giorno ne ho sentito l’esigenza. Mi veniva così facile esprimermi attraverso un foglio e una matita.

COME NASCONO LE STORIE DI CUI PARLI? A COSA TI ISPIRI?

Credo che si parta da qualcosa che si conosce, che ci ha colpito. Ogni autore mette parte di sé nei propri lavori. Io ci metto il cuore, l’anima e spesso anche le persone che hanno popolato la mia vita.

MOLTI AUTORI SOSTENGONO CHE MENTRE IL RACCONTO PRENDE FORMA SONO I PERSONAGGI STESSI CHE TI PARLANO E TI INDICANO LA STRADA DA SEGUIRE… SENTI ANCHE TU LE VOCI NELLA TESTA?

Sì, spesso è come se prendessero vita propria e agissero di testa loro. Tu riesci solo ad assecondarli.

 COME HAI CAPITO CHE IL TUO GENERE LETTERARIO ERA QUESTO?

Sono un’inguaribile romantica e l’amore e la realtà sono il mio pane quotidiano.

 QUANDO LEGGI UN LIBRO, NEL DARE IL TUO GIUDIZIO TI PONI COME SEMPLICE LETTORE O COME SCRITTORE?

Cerco di rapportarmi come lettore e basta, cercando sempre di evidenziare i punti di forza da quello che ho letto.

 COSA PENSI A RIGUARDO DELL’ANNOSO DILEMMA C.E. VS SELF?

Penso si debbano provare entrambe le esperienze. Ma credo che tutti gli autori sognino il contratto con la grande CE. Anch’io vorrei poter entrare in una libreria e notare il mio libro in vetrina.

COME VEDI IL TUO FUTURO DI SCRITTORE? RIMARRAI FEDELE AL TUO GENERE O HAI VOGLIA DI SPERIMENTARE CON QUALCOSA DI NUOVO?

Amo il mio genere ma non mi dispiace spaziare anche negli altri. Sperimentare? Vorrei scrivere un racconto noir oppure uno storico.

 TRA I LIBRI CHE HAI SCRITTO, QUAL E’ QUELLO CHE HAI AMATO DI PIU’ E PERCHE’? CE NE PARLI?

È una domanda difficile per uno scrittore, sarebbe come chiedere a una madre quale preferisce dei suoi figli eppure potrei risponderti senza ombra di dubbi che il libro che ho amato di più è il diario di S. il mio primo romanzo. Un libro che raccoglie molto di me, le paure e le debolezze dell’adolescenza, i ricordi di un’amicizia stroncata dalla vita. In quel libro molti personaggi sono reali e i dolori genuini.

 CHI SONO I TUOI AUTORI PREFERITI? QUALI QUELLI CHE TI HANNO ISPIRATO MAGGIORMENTE?

Adoro Sparks e la Fallaci. Ma come stile e genere mi ispiro più al primo.

UN CONSIGLIO SPASSIONATO AD UN AUTORE EMERGENTE?

Provarci e riprovarci sempre e non smettere mai di credere in se stessi. La scrittura è una cosa seria però e va affrontata come tale.

 CI RACCONTI QUALCOSA DI CURIOSO SU TE STESSO?

Non saprei cosa dirvi di curioso anzi una cosa ci sarebbe. Quando devo scrivere dei pezzi particolarmente dolorosi e tristi scelgo delle canzoni tristi e cerco di immedesimarmi nei miei personaggi. Come faccio a capire se ho fatto un buon lavoro? Devo piangere mentre scrivo

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