Doppia recensone “La piccola villa sulla collina” di Emma Davies

 

 

 

 

In fuga da uno scandalo che l’ha coinvolta, Maddie si licenzia dall’agenzia di pubbliche relazioni per cui lavora e scappa da Londra per promuovere il progetto di quella che, secondo lei, sarà una lussuosa dimora per le vacanze in campagna. La sua reputazione professionale si basa sul successo di questo nuovo incarico… Ma quando arriva sul posto, a Maddie sembra di vivere un incubo. Ad aspettarla, infatti, c’è solo una vecchia fattoria fatiscente. Il proprietario, Seth, è un uomo schivo e misterioso, che ha investito tutti i suoi soldi in quel terreno. Si è letteralmente innamorato delle colline circostanti, dei cottage e delle suggestive storie che ciascuno di essi racconta. Quando Maddie ritrova un dipinto a olio realizzato dalla moglie dell’antico proprietario della tenuta, comincia a entrare in sintonia con le suggestioni di Seth. E capisce che se vuole davvero salvare la proprietà, deve sporcarsi le mani. Lavorando insieme a Seth, si accorge che i panorami della campagna non sono l’unica cosa che la lascia senza fiato… Ma c’è un segreto nel passato di Maddie che minaccia di distruggere di nuovo tutti i suoi sogni. Riuscirà a trovare finalmente un posto nel mondo e a far funzionare le cose?

Una lettura delicata dove si scopre la bellezza della natura, del passato, di un nuovo amore, dove la speranza affronta molte paure e bugie.

Romanzo scritto in terza persona, descrive dettagliatamente i paesaggi e le sensazioni provate dalla protagonista, i nuovi incontri, le sue paure, la sua fragilità.

Un romanzo che rivela lentamente lo scandalo da cui scappa Maddie, e il passato celato in quella proprietà da ristrutturare, un proprietario taciturno con un segreto da proteggere.

La protagonista si apre con dolcezza ai nuovi sentimenti di amicizia e di amore, la ricerca di casa, di sentirsi desiderata e accettata, il suo cinismo da città viene messo a tacere da quella sensazione di pace e benessere.

Una piacevole scoperta, una lettura che riscalda il cuore, che ti regala un senso di pace inaspettato.

Maddie è il prototipo della donna d’affari: fredda, sul pezzo e corredata da un guardaroba da urlo.

Qualcosa di spiacevole è accaduto durante il suo ultimo impiego da P.R. a Londra e, per rimettersi in pista e cambiare aria, accetta un lavoro in provincia per occuparsi del rilancio di una struttura ricettiva di lusso.

Ma al suo arrivo capisce subito che quello che si era prospettata non corrisponde assolutamente alla realtà: un fatiscente casale vittoriano e un proprietario ombroso, Seth, che poco accetta la sua presenza.

Dovrà abbandonare i tacchi e gli abiti di sartoria e mettere le mani nella terra per capire il reale potenziale del luogo, la sua magia, e piano piano comincerà ad allineare le sue idee innovative con quelle tradizionali di Seth. Scoprirà il valore della natura, il godere del susseguirsi delle stagioni, l’amore, l’amicizia e il sacrificio. Un pool di personaggi deliziosi arricchisce la storia donandole leggerezza.

La lettura di questa storia mi ha fatto staccare un po’ la spina, mi ha portato in campagna all’aria aperta e, come Maddie, ho potuto prendermi una pausa serena dalla quotidianità cittadina.

Un romanzo fresco e piacevole, senza troppi scossoni e colpi di scena.

Personaggi piacevoli, ritmo vivace e buoni sentimenti saranno compagni di chi vorrà leggere questo delizioso lavoro.

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