Doppia recensione “Tutti i problemi dell’amore” di Karina Halle

 

 

 

In ogni famiglia c’è sempre una pecora nera. Nella famiglia reale di Danimarca, ci sono io. Il mondo mi conosce come Principessa Stella, ma io non mi sono mai sentita nobile. Sono una madre single, divorziata, piena di guai e costantemente messa in ombra dal magnetismo di mio fratello, il re Aksel. Non che la cosa mi dispiaccia, sono abituata a stare in disparte. Per me tutto quello che conta è mia figlia Anya: ha nove anni ed è la cosa più importante della mia vita. Pensavo di aver trovato un equilibrio, magari precario, ma pur sempre un equilibrio, fino a quando il mio mondo è andato in tilt dopo l’incontro con il Principe Orlando di Monaco. Ci ho messo poco a capire perché i media l’avessero definito “canaglia reale”. Non riesco a resistere al suo sorriso insolente, anche se dovrei fare di tutto per stargli lontana. E così dopo un indimenticabile incontro a luci rosse, ho deciso di non rivederlo mai più… Almeno fino a quando il destino non ha stabilito diversamente.

Avevo letto l’altro della serie, quello su re Aksel e la sua Aurora la tata, si era accennato alla sorella, una principessa single che viveva in Scozia ma nulla di più, eppure questa storia mi ha emozionato allo stesso egual modo, o forse anche di più, del libro precedente.

La principessa madre single e la canaglia reale, uno Snarf-Snarf che mette più di uno zampino, un gatto bianco e Arancio particolare, e il sesso che oltre ad incasinare i sentimenti, confonderà l’intimità con quella del cuore.

“Non riesco a spiegare cosa provo per te e non tenterò di farlo. Ma sono stranamente attratto da te, Stella.”

E se le sue stesse promesse creeranno una trappola alla canaglia reale?

Chi sceglierà?

La passione è alle stesse, e anche il lettore si sofferma maggiormente ai battibecchi e maratone di sesso, nel libro ci sono spazi che trattano e si soffermano su temi abbastanza difficili, endometriosi e aborto.

Peperine eccomi a voi con una nuova lettura. Il libro di cui vi parlo oggi ci racconta di Stella, che non è una ragazza qualunque, bensì seconda per successione al trono di Danimarca. Stella ha una figlia ed un ex marito. Un giorno a palazzo vengono ospitati i reali di Monaco, ed è in questa occasione che la nostra protagonista conosce Orlando. Il loro approccio è di quelli fuori dal comune per famiglie così in vista, ma i due non riescono a contrastare quella chimica che li avvicina. Orlando però è fidanzato, con una bellissima e famosissima tennista russa. Ma se il destino si divertisse davvero tanto a rimescolare le carte, come si comporteranno i due reali? Si perderanno di vista, o decideranno di dare una svolta alle loro vite?

Non posso negare che quest’autrice mi piace da sempre, ho letto molto di suo e il più delle volte mi ha appassionato. Questo, infatti, è il secondo volume dedicato alla famiglia Reale di Danimarca: nella storia precedente, Stella compariva perché sorella di Re Aksel, ma la sua figura era solo marginale. In questa trama conosciamo invece il suo animo tormentato, che non è solo una sua prerogativa; anche Orlando è un Principe a cui va stretto il ruolo che ricopre. Viene definito “Canaglia Reale” perché le sue serate e le scorribande di cui si fa partecipe finiscono sempre sui giornali. Sia Stella che Orlando, sono ben caratterizzati e la loro inquietudine è tangibile: i sentimenti sono sviscerati e prendono forma attraverso le parole. Ho amato Orlando,  quel suo modo di cercare di seguire le regole, di fare la cosa giusta, nonostante il suo cuore gli dicesse altro. Ho amato Stella e la sua razionalità che però, quando si trova davanti Orlando, va davvero a farsi benedire. Ho apprezzato Re Aksel, che in questo capitolo è un fratello protettivo e presente, perché la trama è corale, le figure di contorno sono fondamentali, come la sconclusionata ed esilarante famiglia Reale di Monaco. La trama è narrata dal pov di entrambi, e questa è una cosa che apprezzo sempre. Le scene calde non mancano, ma sono perfettamente in linea con la trama, non trascendendo mai nel volgare. Adoro il metodo di scrittura di quest’autrice: fluida e lineare che fa scorrere piacevolmente la lettura e che tiene incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina. Qui poi, ad un certo punto della trama, c’è un passaggio che tiene con il fiato sospeso e che rende la trama ancora più accattivante e coinvolgente. Quindi, tirando le somme, questa è davvero una favola moderna, dove i personaggi ti rimangono cuciti addosso, fino a che la parola FINE non compare davanti agli occhi. È una di quelle letture che una volta terminate, ti fanno chiedere: «e adesso?», perché ne vorresti ancora, ne vorresti di più. Domanda superflua: Consigliato??? Assolutamente sì, perché anche se parliamo di Reali, sono più normali di quanto ci potremmo immaginare e ci fanno vivere un sogno, che potrebbe essere nostro!

Alla prossima!

BARBARA M

 

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