Doppia recensione “Sei tu il mio infinito” di Katy Evans

 

 

 

Remington Tate è un nome di spicco tra i pugili che si affrontano nei combattimenti clandestini in città. Ha un carattere difficile e una pessima reputazione, e spesso tutto quello che lo circonda è un mistero. Perché la mente di Remy è un insieme di luci e ombre.

A volte il suo comportamento è gelido, perfettamente misurato, ma altre volte i suoi scatti d’ira gli fanno perdere il controllo. La sua è stata una vita difficile, con poche cose belle tranne una: Brooke Dumas e l’amore che prova per lei. Dalla prima volta in cui ha posato gli occhi sulla sua fisioterapista Remy non ha avuto dubbi: avrebbe affrontato qualunque ostacolo pur di essere degno di lei. Perché amare Brooke è l’esperienza più autentica che abbia mai vissuto. Non ha nessuna intenzione di lasciare che i suoi demoni interiori prendano il sopravvento e remino contro di lui…

Ho amato pazzamente il primo volume innamorandomi di Remington Riptade Tate, ragazzo problematico, abbandonato dalla famiglia che si vergognava dei suoi problemi e divenuto un pugile famoso, acclamato e osannato dalle grupie; ho apprezzato il secondo volume dove la sua storia d’amore con Brooke si sviluppa fino a divenire qualcosa di molto importante; questo terzo volume che ripercorre i due precedenti, ma dal punto di vista di Remy mi è piaciuto ma, essendo un qualcosa di già letto, senza grandi modifiche, non mi ha entusiasmato. Certo la storia è splendida e se qualcuno non ha letto i primi due la troverebbe interessante, però per gli amanti della serie non ci sono novità. Inoltre non apprezzo molto che quando il pov è maschile, il lui della situazione ci parla quasi esclusivamente di quanto gli venga duro e di quanta voglia abbia di lei, insomma l’uomo non è fatto solo di quello e non pensa al sesso per il 99% del suo tempo, o almeno non l’uomo che interessa me. Ho bisogno anche di altro, di stimolare mente e spirito, e questo credo sia una grossa pecca di molti, troppi sequel al maschile.

Detto questo la storia è buona e la scrittura anche, quindi lo consiglio!

Si continua a leggere di quei personaggi che portiamo dentro al cuore.

Katy Evans, questa volta, ci porta a leggere e pensare dal pov maschile, esaltando quei pensieri maschilisti, ed eccessivi, in parte, tipici dei ragazzi.

Diciamo che non ha dato secondo me quel surplus alla storia, anzi ne ha deprezzato gran parte, l’unico pensiero fisso di Remy su Brooke gira intorno al sesso e simili.

Ma l’amore incondizionato per la coppia, porterà noi lettori a continuare ad amarli senza sosta.

Ottima scrittura, come sempre, della Evans, i personaggi ci sono ormai entrati dentro ed è difficile estirparli, solo per un volume che non porta niente alla storia.

Mi ha fatto piacere ritrovare la coppia all’altare, conoscere, o almeno intravedere Remy padre.

E innamorarmi ancora una volta di quel pugile gigante.

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