Doppia Recensione “Love me” di Ella Fields

 

 

 

Il primo amore è impossibile da dimenticare
Ho sempre pensato che sarebbe stato mio per sempre. Anche quando il destino ci ha costretti a dirci addio. Non avremmo mai dovuto permettere alla vita di separarci. Ma è successo. E adesso che qualcuno ha preso il mio posto nel suo cuore, so che avrei dovuto lottare con molta più determinazione. Sono passati due anni e i nostri progetti si sono realizzati. Ora che avremmo l’occasione di mantenere le promesse che ci eravamo scambiati, lui sembra aver dimenticato tutto. Si è messo con la mia migliore amica,  facendomi iniziare la nuova avventura al college con il cuore spezzato. Immagino che a questo punto della storia dovrei raccontarvi di come un altro ragazzo sia riuscito a farmi innamorare di nuovo e ritrovare il sorriso. Non è andata così. Anche se ho il cuore ancora a brandelli, la verità è che non riesco a smettere di pensare a Quinn.

Il primo amore è qualcosa di indimenticabile. Qualcosa di così enorme che il cuore fatica a contenerlo, qualcosa che rimane in eterno.

La storia raccontata in questo romanzo parla del primo amore, del suo profumo intenso e mielato, dell’impossibilità di archiviare del tutto i ricordi, le sensazioni, le prime volte.

“Avete significato molto l’uno per l’altra. Non eravamo molto: eravamo ancora di più. Eravamo la brezza che spazzava i denti di leone.”

“Non ho paura. Io e te siamo eterni, come la luna e le stelle.”

La scrittura soave e intensa arricchisce l’intero romanzo, i protagonisti sono perfetti insieme.

“Penso di essere innamorato di te da che ho memoria.”

Ti innamori fin dalle prime pagine e soffri con loro alla separazione; ritrovarsi non era previsto, anche se la promessa aleggiava fin dal principio.

Tradita dalla migliore amica, tradita dal suo primo amore. Promesse non rispettate. Rimettere i tasselli al posto giusto, senza far soffrire nessuno.

“Non posso più fermarmi. Non posso più farlo. Siamo io e te. Doveva essere così da sempre, io e te… Non voglio un’altra vita. Voglio questa. Con te.”

Ma…

“Tornerò. Lo farò nel modo giusto.”

 

firma Claudia

Peperine eccomi ancora qui a parlarvi della mia ultima lettura. La storia ci racconta di Daisy e Quinn, due ragazzi cresciuti insieme perché vicini di casa. La loro infanzia si svolge in un ranch, tra campi di grano, tramonti mozzafiato e scale che servono ad entrare ed uscire indisturbati nella camera di Quinn. L’amicizia che li lega cresce con loro, diventano inseparabili, fino a quando non capiscono che il sentimento che provano l’uno per l’altra è qualcosa di più. Fanno progetti, il college da frequentare insieme, diventa un obbiettivo comune. Ma il destino, si sa, a volte è crudele e Daisy si vede costretta a cambiare città, per esigenze lavorative del padre. Tutto diventa difficile e insormontabile e i due ragazzi soffrono talmente tanto questa lontananza, che anche le loro strade si dividono. Quinn si avvicina ad Alexis, la migliore amica di Daisy, che lo ha sempre amato segretamente. Ma che cosa succede quando Quinn si ritrova davanti, dopo due lunghi anni, quella ragazza che è stata il suo primo e più grande amore? Io non vi dico altro.

 

Quando ho letto la sinossi di questo libro, ho capito subito che non era la solita storia di un amore abbandonato e poi ritrovato. Questo è un amore sofferto, purtroppo però, da una parte sola: quella di Daisy. Apparentemente Quinn ha trovato il suo equilibrio e non è disposto a cambiarlo, neppure per quella ragazza che per parecchio tempo è stato il suo tutto. All’inizio della lettura, i due protagonisti mi sono entrati dentro: ho percepito che era una di quelle storie che mi rimane addosso anche se stavo facendo altro, il mio pensiero era fisso sulla trama. Il ritmo era incalzante, la sofferenza di Daisy l’avvertivo sulla pelle e il suo dolore, la sua disperazione, erano anche le mie. Purtroppo però, dopo poco più della metà del libro, la storia, a mio avviso, ha perso quello smalto, quella verve dell’inizio. È diventato un po’ prolisso e contorto nei ragionamenti mentali di Quinn, che si rivela confuso e incoerente. Per carità, la storia è originale perché, come dicevo prima, non è un amore perduto e ritrovato nel giro di alcune pagine, l’happy ending è sudato e non così scontato, e nel mentre, ci sono altri risvolti. Ho tremato a quel “io sono…” detto a mezza bocca da Alexis, e allo stesso modo a quel “possiamo parlare”, un mio pensiero a cui ha dato poi voce Daisy (chi lo ha letto, sa che cosa intendo).

Ho odiato Alexis, per il fatto di essere stata una delle cause scatenanti della rottura tra i due ragazzi; ho amato Pippa, per il suo carattere così forte, ma anche così insicuro; ho amato Toby e il suo essere così fragile. Tutti personaggi secondari che hanno avuto una caratura importante nella storia ed è una cosa che apprezzo in un libro, mi piace che sia corale, che non si concentri solo sui protagonisti. La trama è narrata dal pov di Daisy e Quinn e questo è un altro punto a favore dell’autrice: mi piace “ascoltare” le voci dei personaggi, mi aiuta ad immedesimarmi con loro.

Nelle scene calde a volte è stato usato un linguaggio un po’ forte che forse io avrei evitato: a mio avviso non è in linea con la trama.

Quindi, tirando le somme, è uno YA originale, una storia che ci fa capire che l’amore, a volte, può essere più forte di tutto, del tempo, della distanza, dei sotterfugi delle altre persone. È una lettura che scorre e che si fa leggere in poco tempo, ma che, purtroppo, scivola insieme alle pagine che girano.

Alla prossima!

BARBARA M

firma Claudia

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