Doppia recensione “L’anello di Beatrice” di Chiara Cipolla

 

 

 

 

 

DILOGIA COMPLETA in un unico cofanetto.
Emma è una supplente di matematica, delusa dagli uomini, che accetta a malincuore l’ennesimo appuntamento al buio organizzato dagli amici: Gianluca e Vittorio. Il primo le ha fatto da padre, fratello maggiore e migliore amico, il secondo è da sempre segretamente innamorato di lei.
È così che Emma conosce l’affascinante ed eclettico Edward, professore di Storia Antica all’Università di Oxford, in Italia per lavoro.
Non potrebbero essere più diversi: lei sogna il grande amore, quello che legge nei romanzi rosa; lui cerca solo avventure occasionali. Lei è carina, solare e sempre disponibile ad aiutare tutti; lui è schivo e spesso allergico alle relazioni umane. Eppure un’attrazione fortissima li coinvolge fin dal primo incontro e una passione travolgente li investe come un treno in corsa.
Quando tutto sembra ormai scritto, le ferite e i legami del passato di Edward e l’amico Vittorio, si insinuano fra di loro, almeno fino a quando il destino non farà il suo ingresso a Palazzo Pitti e l’anello che porta Emma al dito riporterà i protagonisti al punto dove tutto ha avuto inizio, costringendoli a rimettersi in gioco una volta per tutte.

Show, don’t tell!

Questo, da sempre, è uno dei principali consigli da seguire per creare un romanzo di successo.

Ed è proprio ciò che ha fatto l’autrice di questa dilogia.

Chiara Cipolla non si è limitata a scrivere una storia ma l’ha mostrata, creando attraverso dialoghi e parole un’infinità di scenari reali e perfettamente visibili nella mente del lettore.

Non mi dilungherò nel riassunto o nella spiegazione della sinossi, perché qualsiasi sintesi non renderebbe ciò che andrete a leggere, e rischierei di banalizzare una storia che di banale invece non ha davvero nulla.

La storia di Emma è una crescita personale della protagonista (dei protagonisti), così come le pagine lo sono per il libro stesso, che a poco a poco acquista sempre più profondità svelando significati nascosti e risvolti psicologici decisamente veritieri.

Ci troviamo davanti a una giovane donna che, come tante, cerca di barcamenarsi nella quotidianità della sua vita, fatta di casa, lavoro e amici; l’incontro con Edward segnerà l’inizio del suo cambiamento, un cambiamento che la farà maturare, la segnerà, la obbligherà a fare scelte, a rivedere le sue certezze e a  trovare la forza in se stessa per andare avanti. Ho amato la figura di Emma in entrambi i libri, in tutte le sue sfaccettature. Ho amato il suo amico Gianluca, i suoi consigli, la sua obiettività … Per quanto riguarda Edward, invece, devo dire di aver cambiato idea tantissime volte; ho amato l’Edward dolce, passionale, intraprendente, ma ho odiato l’Edward aggressivo, violento e soprattutto succube della madre, talmente fragile da non riconoscerlo più.

Emma ed Edward vivranno un amore intenso ma travagliato, frequentemente messo alla prova.

Non pensiate di potervi fare un’idea del cuore di questo libro solo leggendo queste poche righe, non vi troverete davanti a una storia come tante dove fin dal principio potreste già immaginare la fine … No, non ci riuscirete.

Pagina dopo pagina, Emma entrerà dentro di voi accompagnandovi nella sua vita, negli anni che le passeranno davanti mentre voi leggerete … Girerete con lei per le vie di Bologna e di Firenze, siederete a tavola con lei e i suoi amici (che per altro adorerete!) per la cena del Venerdì, arrossirete con lei durante il primo incontro con Edward, varcherete con lei la soglia di “casa” dei genitori di lui, e vacillerete con lei davanti alla dolcezza di un altro uomo nei suoi confronti. Soffrirete e gioirete come se foste lei.

Credetemi: vale davvero la pena leggerlo.

Un romance diverso con un’alta introspezione dei protagonisti. L’Autrice ha tirato fuori il suo lato pragmatico e per certi versi enigmatico.

Voi penserete ma cosa sta dicendo oggi Cara?

Compro il libro e mi immergo nella lettura di questa dilogia, 540 pagine circa, quindi hai anche una certa paura, paura di rimanere delusa, tutte queste pagine per un semplice romance, chissà che avrà escogitato Chiara, in questo genere dopo un po’ di pagine si rischia di essere monotoni e noiosi.

Leggi, leggi, e leggi… Le pagine scorrono velocemente sotto gli occhi del lettore, una descrizione dettagliata di fatti quotidiani, di incontri, di amicizia, scritto interamente dal pov femminile, Emma è la protagonista indiscussa della miriade di sentimenti che scaturiscono dal romanzo.

Arrivi ad un punto della lettura che sai già le battute della protagonista, le risposte e previeni i suoi comportamenti, questo non perché il romanzo è scontato, ma perché l’autrice è stata abile a descriverti Emma nella sua vita quotidiana, nel suo rapporto di amicizia con Gianluca, quello più tempestoso con Vittorio, i rapporti con i vicini, con gli anziani o con i suoi alunni, che sai già il suo modo di ragionare e di approcciarsi agli eventi.

“Io avrei voluto trovare un Darcy qualsiasi, o un Mr Knightley, ma forse gli uomini così esistono solo nei libri.”…  lei vorrebbe “Uno bello come Raoul bova, con l’intelligenza di Aldo Busi, la simpatia di Claudio Bisio, la bonta di Madre Teresa e il cuore di Rodolfo Valentino.!” e chi non lo vorrebbe così?

Un incontro al buio organizzato dai suoi amici farà nascere l’amore nei confronti di Edward, un professore inglese dalle mille sfumature.

“Perché ti faccio paura?”

“Potresti leggermi dentro”

Un carattere incompreso, introverso e irascibile il suo, che contrasta nettamente con quello solare e gioioso di Emma, eterna sognatrice, innamorata dell’amore, lei così vera ed innocente.

I protagonisti ci costringeranno a mettere in discussione il nostro modo di pensare, il nostro approccio verso una vita di coppia, ci destabilizzeranno in un modo che ti sentirai spaesata e senza più certezze.

Un triangolo amoroso diverso da solito, un triangolo amoroso, dove i protagonisti emergeranno lentamente dalle pagine.

“Mi sei penetrata dentro… Mi hai rubato l’anima Eh? Avevo ragione ad avere paura di te.”

In questo romanzo assistiamo alla lenta evoluzione di un amore e la conseguente passione ed erotismo, al crollo della fiducia, l’insinuazione di dubbi, si metterà a dura prova anche la fedeltà.

Sono arrivata a circa metà del libro con una voglia di prendere a schiaffi Edward, per quel suo carattere così enigmatico, che mi stava facendo uscire di senno, l’odio che ne è scaturito nei suoi confronti era alle stelle, odio che si tramuterà in amore per i suoi drammi, le sue insicurezze, per il suo essere reale e debole, presuntuoso, geloso e innamorato.

“Non ti rendi conto di quello che provo per te? E’ così forte che… che fa male!”

Lui da sempre impaurito dall’amore, lui che non ha mai provato amore, lui che si sentiva da sempre solo e tormentato. “Nessuno mi ha mai insegnato ad amare, Emma. Sei entrata nella mia intimità, nella mia mente, nel mio cuore, come una lama affilata. Non riesco a resisterti.” La sua fragilità è spiazzante.

Poi quando tutto era già ben stabilito, e il romanzo inizia a portarsi lentamente all’epilogo, ecco che l’autrice spreme l’ingegno e ci scaraventa dalla più alta vetta verso una vallata infinita.

Giuro volevo strozzare l’autrice, ma si può, dico si può far rischiare al lettore un infarto in questo modo, dall’amore si passa alla disperazione più totale, dall’amore puro, erotico e passionale alla rabbia soffocata per anni.

Gli eventi precipitano e le carte verranno mescolate per bene da Chiara. Ecco che assistiamo ad un crollo di Emma, del suo carattere solare rimarrà solo un ricordo sbiadito, delle foto in bianco e nero e un anello della nonna Beatrice (avrà un ruolo centrale e determinante nell’epilogo).

Quando dicono: “Ma in un Romance che suspense trovi? Al massimo ti sale la tachicardia pensando se il protagonista indossa boxer o slip!!!”

Ma vi sbagliate, non ci sarà certo una suspense tipica di un Dark, ma quando dico che l’autrice è stata abile a far crollare le tue certezze e a crearti un diversivo al finale, eri lì che già speravi per… (non voglio aggiungere altro, rischio lo spoiler) che tutto viene rimesso in discussione.

Un romanzo anomalo direi, un romance con una elevata descrizione della psiche dei protagonisti, un romance dove l’amore, che è il vero protagonista, non ti fa solo palpitare il cuore ma rischia di fartelo fermare, dove non solo si parla di amore, ma anche di amicizia sincera, di un concetto di famiglia diverso, come diverso sarà il rapporto madre e figlio, dove vedremo la suocera in veste di matrigna cattiva, dove le bugie e le omissioni decreteranno la fine dell’amore.

La vita chi porterà a scegliere Emma?

Un romanzo che porterà le certezze a divenire incognite.

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Una risposta a “Doppia recensione “L’anello di Beatrice” di Chiara Cipolla”

  1. […]   ⇒     la nostra recensione L’anello di Beatrice: dilogia completa    ⇒     le nostre recensioni Senza tempo    ⇒     la nostra […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *