Doppia recensione “La ragazza del faro” di Alessia Coppola

 

 

 

 

Nel mare Adriatico c’è un’isola incantevole, cullata dall’abbraccio delle onde. È l’Isola dei Gigli di mare, tra le cui sponde si snodano le vicende di Luna, una ragazza dal passato tormentato e un futuro riposto nelle stelle. La vita di Luna cambia all’improvviso quando dal mare arriva una misteriosa scatola: al suo interno alcune foto, sbiadite dall’acqua e dal tempo, che la ritraggono da bambina insieme alla madre, scomparsa quando Luna aveva solo sei anni. Chi ha scattato quelle foto? E perché ora si trovano tra le sue mani? Convinta che non possa trattarsi di un caso, la ragazza comincia a interrogare le stelle, che – proprio come sua madre – Luna studia sin da piccola, incoraggiata da suo zio, il guardiano del faro. Quando le speranze di arrivare a risolvere quell’enigma sembrano svanite, ecco che sull’isola arriva qualcuno, forse in grado di darle le risposte che cerca: si chiama Hermes ed è un giovane fotografo giunto a immortalare le bellezze del posto. Hermes e Luna non sanno che c’è un antico segreto che li riguarda. Un segreto che prima o poi qualcuno riporterà alla luce…


Dalle note dell’autrice e dalla sinossi mi sembrava di poter rivivere su carta un bel film, di qualche anno fa, “Lo straniero che venne dal mare”.

Una trama davvero singolare, dove il cuore, il vero protagonista, scalpiterà, soffrirà, non sentirà ragione sulle bugie che hanno caratterizzato un’intera esistenza.

La scrittura poetica dell’autrice ci agevola la lettura e dà al libro quell’aria da sognatrice che caratterizza ogni lettore, ci fa viaggiare in posti meravigliosi della nostra Italia e ci fa conoscere sentimenti forti e persistenti oltre l’amore.

Luna, una ragazza natia dell’isola, eterna sognatrice, dolce e sensibile fanciulla, nata durante una congiunzione astrale particolare, “un’anima di vetro in un mondo fatto di spigoli”, Hermes un ragazzo solitario e cinico in vacanza o forse un ritorno nel passato.

“Apparteneva al mare, come le stelle alla notte. Ed era bella da incutere quasi paura, quel timore che coglieva gli uomini quando la guardavano negli occhi.”

“Hermes, il nome del dio greco messaggero degli dei, conosciuto con il nome di Mercurio. Ecco Luna e Mercurio che tornavano.”

Un sentimento così delicato, dolce come solo l’amore può essere, un delicato soffio di vento in una giornata estiva, ecco cos’era.

“Lui era come un deserto, sconosciuto e misterioso, che la confondeva con le sue sabbie e i suoi miraggi.”

La terza persona in questo libro aiuta a capire la storia a 360°, entri nella storia conoscendo pensieri e dialoghi di tutti i protagonisti, li ascolti, li capisci, li assecondi e scopri la verità. Rimani lì inerme, contro una verità sconcertante.

“Hai capito di provare qualcosa per lei? – Ho compreso che non vale la pena vivere un solo giorno senza di lei.”

Ma al suono di quelle parole “tutto si spense, persino il cuore.”

Una verità che non accetti e vorresti vivere nella bugia ancora un po’, ancora qualche attimo, per non rinunciare a quell’amore così completo, così assoluto.

Un libro che ti lascia la malinconia in un cuore già dissestato, un dolore acuto che urla ancora, un amore mai dimenticato, un amore così sbagliato da sentirsi peccatori e sporchi.

“La ragazza del faro” è un’apertura verso un mondo tanto vicino quanto lontano, un’isola dove perdersi tra paesaggi e visi, un’istantanea venuta per caso, ma con la luce giusta.

Questo romanzo aiuta a perdersi in quel mondo, a scorgere immagini che non ti aspetteresti e a scoprire persone che segnano nel profondo. È un piccolo capolavoro che racchiude tanto amore e desiderio, quanto dolore e paura.

Luna e Hermes sono due anime affini, due cuori che battono insieme ma che sembra non possano mai congiungersi nella maniera giusta. Entrambi reduci di un amore che li ha distrutti dentro, entrambi orfani di qualcuno di importante, hanno imparato a crescere e ad andare avanti. Ma dove Luna riesce a tenere il cuore aperto alle possibilità della vita, Hermes rimane chiuso in se stesso, dentro un muro di cemento armato.

Ho sentito il cuore scaldarsi in alcuni capitoli, mentre in altri percepivo il muratore sistemare mattoni su mattoni tutto intorno. È stato bello e devastante, una scoperta. Eppure c’erano diverse cosette che avrebbero potuto non farmelo piacere.

La scrittura scorrevole, la narrazione incalzante e la storia avvincente e originale hanno vinto su tutta la linea.

Questo romanzo va letto con il cuore in mano, ma senza troppi pensieri. Non è il classico libro che fa ragionare, ma lascia lo stesso quella sensazione di uno scatto nella mente, che avviene solo dopo un buon libro.

La Coppola avrebbe potuto terminarlo in mille modi diversi ed è riuscita a dare un degno finale ad una storia d’amore tanto intensa da essere riletta più volte nella vita.

Brava!

Bello!

Leggetelo!

firma Claudia

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