Doppia recensione “Il manoscritto perduto della massoneria” di Jeroen Windmeijer

 

 

 

La cittadina olandese di Leida è sconvolta quando viene ritrovato il corpo orribilmente assassinato del maestro della Loggia massonica locale. Ma non è l’unico evento a sconvolgere quella tranquilla quotidianità. Nelle stesse ore, infatti, in un archivio viene rinvenuto un manoscritto in cui un autore anonimo racconta la vera storia, finora tenuta nascosta, dei Padri Pellegrini. Dal 1609 al 1620, prima di imbarcarsi, i primi coloni degli Stati Uniti vissero a Leida. Ma quale fu il destino dei loro compagni che rimasero in Olanda? Il professor Peter de Haan è deciso a scoprirlo. Specialmente perché tutto sembra suggerire un collegamento dei massoni alla vicenda, che potrebbe cambiare in modo determinante la Storia come la conosciamo. Peter parte così per un viaggio che lo porterà dagli stretti vicoli di Leida alle coste di Cape Cod, fino al torrido deserto del Sinai, in Egitto. Ma è davvero disposto a mettere in discussione tutte le sue certezze?

Siamo a Leida e un maestro della loggia massonica è stato ucciso in un modo orribile e bizzarro, come a lasciare un messaggio.

Viene rinvenuto un manoscritto con la vera storia dei pellegrini rimasti in Olanda. Peter, il nostro professore ha deciso di andare in fondo alla storia, anche perché tutto sembra ricollegare l’omicidio ai massoni.

La storia scorre molto velocemente, con dei piccoli tuffi nel passato per far spazio al manoscritto. Il nostro Peter ci accompagna nel libro come un fedele amico, e ci tiene per mano tra le pagine.

Devo essere onesta, non mi ha preso al 100%. Di solito ogni momento che ho libero lo dedico alla lettura, invece questa volta spesso mi dimenticavo di avere un libro da finire. La storia c’è e fa piacere avere nozioni in più sulla massoneria, ma c’è qualcosa che mi è mancato, non saprei definire cosa.

firma Claudia

Un romanzo molto lontano dal mio genere, ma devo ammettere che tutto sommato mi è piaciuto.

Ha una trama originale e molto ricca di misteri legati alle dissertazioni religiose; in molti passaggi i concetti che vengono messi in luce, vengono a mio parere esposti in modo un po’ complicato, rischiando di far perdere il segno al lettore.

Un altro fatto che non mi è piaciuto tanto è la continua citazione di luoghi e nomi di vie in olandese che mi hanno creato un po’ di confusione.

Mi è piaciuto molto il modo realistico e strutturato di esporre i fatti, dando quel tocco verosimile alla storia.

Ben descritta è l’ambientazione ,in particolare quando le vicende del nostro protagonista si svolgono negli Stati Uniti.

Tutto sommato la scrittura è scorrevole e ritmata, lo stile è chiaro e in molti punti descrittivo, rendendo la lettura intensa e coinvolgente.

I personaggi hanno una forte e determinata personalità, il protagonista in particolare ha dimostrato che l’età è solo un numero, davanti alle grandi passioni di vita.

Nel complesso è un libro piacevole, forse un po’ troppo prolisso, ma che può in certi aspetti ampliare le conoscenze del lettore.

Consigliato agli amanti del genere e a chi ha voglia di una lettura che possa movimentare le grigie giornate invernali.

zara

firma Anna

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