Doppia recensione “Eliza” di Sara Caporilli

 

 

 

La giovane Eliza non ha mai conosciuto la libertà. Vive segregata e alla mercé del suo padrone, il re della contea di Laschcote. Le uniche persone che le è permesso frequentare sono la sua balia e un prete. Ha provato a fuggire, ma il tentativo è miseramente fallito.

Più che vivere, Eliza sopravvive, almeno finché non incontra Leonard, un giovane e affascinante comandante, che le permetterà finalmente di scappare. In fuga insieme a lui verso il regno di Tingcote, Eliza scoprirà chi è e quanta forza si nasconde in lei. Ma quello che nessuno dei due sa è che ci sono dei segreti che stanno per venire alla luce, in grado di mettere a rischio le loro vite e persino il forte sentimento che hanno cominciato a nutrire l’uno per l’altra.

Molto bello il romanzo d’esordio di questa autrice, un romance a tinte fantasy ambientato in un regno inventato dove un re crudele e sanguinario tiene segregata nel suo castello una giovane donna, Eliza, da quando è nata. Nessuno, nemmeno la ragazza, conosce il motivo di tanto odio, sa solo che le è impedito di uscire dalle mura ed è di proprietà del suo re e padrone, che non solo abusa di lei ma la tortura a suo piacere. Tutto questo finché la ragazza fugge grazie all’intervento di Leonard, conte e ambasciatore della contea vicina che il re tiranno mira a conquistare.

La fuga sarà fonte di guerra e di amore, la prima iniziata dall’ira del re e alimentata dalla sua smania di potere e l’altro invece nasce fra Eliza e il suo salvatore, che le farà capire che nella vita esiste anche la dolcezza e i nobili sentimenti e non solo la violenza.

Da qui si sviluppano molte avventure, ci saranno diversi colpi di scena, si scopriranno le ragioni dell’odio e i personaggi saranno costretti a fare scelte a volte in contrasto con il loro cuore ma per il bene del popolo.

Nel complesso una bella storia, ben sviluppata e ricca di avventure e sentimenti, dei personaggi ben delineati e sviluppati e una bella scrittura attenta e precisa, coinvolgente e densa.

Consigliato!!

Wow… Un libro che ti toglie il respiro letteralmente. Un libro che nella sua lunghezza non ha annoiato, anzi ha tenuto la suspense, l’attesa, l’adrenalina e l’attenzione alta fino alle ultime pagine.

Segregata e resa schiava da un re egoista e tiranno, crudele e cruento, Eliza non vedrà la luce del giorno, non sentirà la dolcezza di una carezza, o un soffice bacio, un abbraccio consolatorio e tenero fino all’età adulta. Seviziata, schiavizzata, violentata e castigata per i più assurdi desideri del padrone.

“Le fate non sono reali e nessuno salva chi non esiste.” Lei non esisteva, nessuno sapeva della sua esistenza, nessuno poteva salvarla.

Una festa al castello, un incontro furtivo con il comandante Leonard e il cuore che inizia a provare speranza.

“Siete stata un fulmine a ciel sereno, ma ringrazio che abbiate colpito me.”

Oltreggiata fisicamente e mentalmente, distrutta nell’anima e nel corpo Eliza non riuscirà facilmente a liberarsi dal demone persecutore, anzi si renderà “in pegno” per il suo popolo.

La fragilità si trasformerà in una forza inaspettata, i segni sulla pelle daranno solo la carica per una battaglia combattuta fino allo stremo.

Gli intrighi di corte, segreti custoditi gelosamente, la vera origine della regina, Eliza sarà combattuta tra due fuochi: l’amore e il regno, Aut Honore, aut Morte.

Leonard e Eliza, affronteranno incredibili prove, rancori, dolori e ancora torture prima di approndare ad un epilogo che ci lascerà senza parole.

“Mi farei odiare pur di di tenervi al sicuro.”

“Una volta mi avete detto che vi ha spezzata. Lui ha tentato, ci è andato vicino, ma voi vi siete rialzata, non vi ha mai spezzata.”

Forte fino alla fine, anche quando tutto e perduto.

La storia è pervasa di emozioni forti, un caleidoscopio di emozioni, un’altalena continua tra guerre, verità, bugie, segreti, e tanto ma tanto amore.

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