Recensione “Lo specchio” di Emily Hunter

 

 

 

 

Lo specchio, che è un racconto presente nella raccolta Il Principe e la Cacciatrice – i racconti (vol.8), edita a Dicembre 2018 da Progetto Parole, è ora riproposto in un’edizione speciale per la collana I libri del cuore, e i proventi derivanti dalle vendite di questa nuova versione digitale e cartacea saranno devoluti all’Associazione Luca Coscioni. Emily Hunter, con Lo specchio ci conduce col suo stile pregno di pathos a esplorare gli oscuri meandri di un rapporto dalle connotazioni quanto mai drammatiche, dove Diego, un uomo condannato a una vita che non è più vita, scende a un terribile compromesso con sé stesso e con l’amore per Elisa, la sua donna, pur di vederla felice, forse. Il racconto introduce un argomento scottante, il diritto all’autodeterminazione nella scelta del proprio cammino di cura e fine vita per essere sempre liberi, sul quale sono stati spesi fiumi di parole, molto spesso a sproposito, mentre una domanda sorge fra le righe: questo diritto è inteso soltanto come sospensione delle cure vitali, o anche estendibile all’eutanasia attiva, assecondando in entrambi i casi il desiderio esternato prima in sede di testamento biologico oppure dopo un evento traumatico da parte chi non riesce a sopportare una condizione di vita vegetativa e vuole porre termine a un’esistenza di sofferenze e ormai priva di qualunque speranza? Emily Hunter non dà una risposta, si limita a indurre alla riflessione, pur senza rinunciare a quella sottile ma in questo caso sulfurea carica erotica che si snocciola fra le parole del suo racconto, e riesce a farlo in maniera tanto magistrale da riuscire a farci vedere con gli occhi di Diego e a farci pensare con la sua mente, che è rimasta la sola parte funzionante nel suo corpo ormai inerte. Dalla prefazione di Luciano Dal Pont. I contenuti possono essere espliciti e se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto.

Avevo già letto questo splendido racconto di Emily Hunter, ma l’ho voluto riprendere perché si tratta di una edizione speciale per una buona causa.

Rileggerlo è stato davvero piacevole. Lo stile dell’autrice è particolare: erotico con classe oserei definirlo. Mai volgare o sporco e sempre con un significato profondo dietro, che bisogna saper cogliere con mente aperta e cuore semplice. L’essere umano è ricco di difetti e contraddizioni, ma sa amare con tutto se stesso, a volte oltrepassando i confini della comune morale, eppure quando ama lo fa fino in fondo.

In questo racconto ci viene presentata una coppia innamoratissima, ma che si trova in una situazione drammatica: lui, Diego, probabilmente in seguito ad un incidente, è completamente paralizzato. Ha poche cose che gli funzionano ancora bene, il cervello, il cuore e gli occhi. Ama profondamente sua moglie e lei ama alla follia il suo uomo.

Mente, cuore e occhi sono le poche cose che hanno a disposizione e le usano per sentire ancora un pizzico di quella magia che li univa e che ancora tiene Diego ancorato alla vita. Inizia così uno strano gioco erotico che ha come protagonista lo specchio che dà il titolo all’opera.

Non vi svelo nulla, se non che ho amato molto questo brano e ho pianto come una fontana. Diverse emozioni mi hanno attraversato l’anima, forse partendo dall’eros, dalla fiamma della passione, per poi arrivare a segno toccando un tema attualissimo, di cui si parla e si scrive tanto, ma di cui è sempre meglio non dare giudizi, come fa l’autrice che si limita a mostrarci il dolore che sta dietro al dramma, la malattia e la morbosità fino al limite dell’angoscia che strazia vite innocenti, che volevano solo amare, sentirsi vive e parte di qualcosa di più grande e si ritrovano senza più una speranza.

Un ottimo lavoro, consigliatissimo!!!

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