Recensione “Gabriel: Darkblood Project vol. 1” di Agnes Moon

 

Gabriel non è mai stato libero. Cresciuto in una casa famiglia, ne è fuggito in cerca di libertà. I suoi sogni si sono infranti sulla strada, finché qualcuno non gli ha proposto il miraggio di una nuova vita, trasformatasi ben presto in un incubo. Gli uomini che lo tengono prigioniero non si fanno scrupoli nel compiere esperimenti sugli esseri umani. Consenzienti o meno.
Dopo una rocambolesca fuga, lui e i suoi compagni di cella si rifugiano in Montana, ma l’organizzazione li vuole morti ed è imperativo mantenere un profilo basso.
E allora, perché non andare per locali in cerca di sesso?
Okay, è una mossa stupida, ma Gabriel non ce la fa più a non vivere la propria vita, e quella verginità sta diventando troppo ingombrante.

Lucas Monroe è stato un eroe di guerra, ma ora è il vicesceriffo di Kalispell, remota cittadina del Montana. Quando decide di concedersi una serata di divertimento, e magari del buon sesso, non può immaginare che quell’intrigante biondino stravolgerà per sempre la sua esistenza. Prima di tutto perché è un vero schianto e poi perché in lui c’è qualcosa che non lo convince. Troppo sfuggente. Troppo misterioso. E i suoi bizzarri parenti? Perché non vogliono che esca con Lucas?

Il Darkblood Project ha distrutto decine di vite, modificando per sempre il DNA di uomini che all’improvviso si sono ritrovati a non essere più tali. Nuovi poteri. Forza incredibile. Livelli di aggressività alterati. E una fame atavica che può essere saziata solo da fiale di sangue sintetico. Cosa succederà quando saranno finite?

Gabriel e Lucas dovranno superare bugie e incomprensioni, sfiducia e omissioni, ma la forza del loro amore è uno tsunami che riuscirà a travolgere ogni difficoltà.

La serie Darkblood Project è composta da tre romanzi autoconclusivi con tre coppie diverse, ma con una trama orizzontale che vi accompagnerà fino all’ultimo capitolo.

 

GENERE: DISTOPICO/ THRILLER FANTASY METROPOLITANO/MM

 

Cosa faresti dopo una reclusione di ben due anni della tua vita, trattato come una cavia per esperimenti genetici?
Gabriel lo sa benissimo: iniziare a vivere!
Gabriel ha passato la sua infanzia in una casa famiglia per poi finire sulla strada, irretito da una fantomatica associazione benefica che non ha fatto altro che gettarlo nelle mani di gente senza scrupoli che lo ha utilizzato, nel vero senso della parola, per fare esperimenti per un progetto di creazione di super soldati. Uno strumento per creare vampiri o entrambe le cose.
Fatto sta che Gabriel riesce a scappare dal laboratorio insieme ai suoi compagni di cella
e iniziano una nuova vita rimanendo sempre nell’ombra per evitare di essere catturati dai loro aguzzini.

Gabriel ha la “sfortuna” di incontrare Lucas e tutti i buoni propositi di mantenere un basso profilo vanno a gambe all’aria.
Lucas è il vicesceriffo della città e viene immediatamente falciato dagli occhi blu del bel biondino, ma il suo intuito lo spinge a cercare di svelare il mistero che ricopre la strana famiglia a cui appartiene il giovane.
Dal suo canto Gabriel viene messo ko dalla personalità di questo fighissimo vicesceriffo (si, si, chiamiamola personalità) .

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Per Gabriel è tutto nuovo e Lucas sarà per lui una serie di “prime volte” che lo faranno sentire finalmente vivo e amato, e non solo una macchina da guerra sanguinaria in fuga.
Gli guardano le spalle i suoi compagni di cella Masaki e Jackson che, da una parte cercano di salvarsi la pelle stando nascosti, e dall’altra tendono a cedere alle insistenze del loro protetto che brama libertà.

È una ricerca della felicità ma anche di sopravvivenza: i fuggitivi si stanno cibando con del sangue sintetico sottratto durante la loro prigionia, ma le scorte sono in esaurimento e i tentativi di riprodurre la formula non avevano dato buoni risultati.

L’alternativa sarebbe quella di cibarsi di sangue animale o peggio, umano.

Le loro capacità fisiche sono amplificate non solo a livello di forza ma anche di vista e spesso Gabriel non riuscirà a contenersi attirando la curiosità della gente.

 

È un thriller/romance/MM che mette in risalto l’entusiasmo di un giovane uomo alle sue prime esperienze amorose

Mi è piaciuto questo romanzo perché l’autrice ha saputo dosare in modo equilibrato amore, sesso e thriller.

La scrittura è fluida, il ritmo è serrato, le parti erotiche sono sempre venate di romanticismo smorzandone un po’ i toni.

È il primo volume di una serie intitolata Darkblood Project ed ogni romanzo porta una firma differente, in questo caso Agnes Moon di cui conoscevo di nome ma che non avevo mai avuto il piacere di leggere.

Bel lavoro, attendo i seguiti!

I contenuti a sfondo erotico lo rendono adatto ad un pubblico adulto.

 

 

Anna

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