Recensione “Sotto il cielo blu di Berlino” di Jan Eliasberg

 

1945, Stati Uniti. Hannah Weiss, una scienziata ebrea-austriaca, viene prelevata dal suo laboratorio e portata nella prigione di Leavenworth per essere interrogata. Il maggiore Jack Delaney, astro nascente dell’oscuro mondo dei servizi segreti militari, è convinto che qualcuno in America abbia condiviso informazioni con il partito nazista. L’affascinante scienziata dai capelli corvini del New Mexico è il suo principale sospetto. In un mondo dilaniato dalla guerra, con i Paesi in gara per perfezionare la bomba atomica, un’accusa di spionaggio può rivelarsi fatale. Ma quando Jack interroga Hannah sulle misteriose cartoline inviate in Germania, rimane colpito dalla sua intelligenza e dalla sua quieta sicurezza. Se da un lato i suoi rapporti apparentemente amichevoli con i membri di alto rango del partito nazista sembrerebbero non lasciare spazio a dubbi, Hannah non confessa. È una spia nazista o sta proteggendo un segreto molto più personale? Scoprire la verità metterà entrambi davanti a una scelta impossibile, con conseguenze in grado di sconvolgere il corso della storia.

 

Un libro diverso dai soliti campi di concentramento, soliti per modo di dire, ma è la scienza la protagonista in questo romanzo.

Hannah, scienziata ebrea-austriaca è sospettata di spionaggio per il partito nazista, non considerando che forse lei è un’altra di quelle vittime.

Sarà la vittima o la spia a raccontare una storia dove, alla fine del rapporto, il lettore rimarrà a bocca aperta?

Una donna provata nell’animo, essere una scienziata ebrea sotto il regina nazista ed essere donna in quel suo mondo fatto di soli uomini.

Dopo anni di soprusi, scappa a Los Alamos, nel Nuovo Messico, dove incontra il maggiore Jack Delaney, che ha il difficile incarico di trovare la spia che sta inviando informazione ai tedeschi.

Ispirato liberamente alla vera storia della fisica ebrea Lise Meitner, che con un gruppo di scienziati fu responsabile della scoperta della fissione nucleare, la storia si avvicina verosimilmente alla vita della fisica con qualche tocco romanzato e ipotesi della stessa autrice.

È un libro intrigante, adrenalinico, romantico e inteso.

Un bel leggere.

 

 

firma Claudia

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