Recensione “La casa delle spie” di Katherine Reay

 

 

Mentre sta lavorando, Caroline Payne riceve una telefonata davvero inaspettata. Mat Hammond, un vecchio amico dell’università, studiando documenti relativi alla seconda guerra mondiale, si è imbattuto nel nome di una prozia di Caroline. Pare che un membro della famiglia abbia tradito il proprio Paese per amore di un soldato tedesco. Caroline non può credere che sia accaduto e così, determinata a scoprire la verità, parte per Londra, diretta verso la casa che è di proprietà della sua famiglia da generazioni. Con l’aiuto di Mat comincia subito a frugare negli armadi e nei vecchi cassetti, alla ricerca di lettere e diari che possano aiutarli a ricostruire l’accaduto. Ed è così che comincia a emergere la storia di sua nonna e della sua prozia, le famose gemelle Waite, cresciute in un mondo dorato finché la guerra non le separò. Ma più Caroline scava nel passato, più i dubbi la tormentano: è imparentata con una collaborazionista o la realtà è più complessa di come appare?

Forse le risposte che cerca sono legate a una fatale sera del 1941, che potrebbe aver cambiato l’intera storia della famiglia.

Quando i segreti del passato vengono a cercarti.

Così Caroline Payne parte per Londra alla ricerca della verità e conoscere quella sua prozia che,  per amore, tradì la patria.

Una minuziosa ricerca storica si intravede in ogni pagina del romanzo, storie vere che si intrecciano.

Una storia che sembra essere finita nel 1941 ma che forse è solamente iniziata in quell’anno.

“Fidati di me, Mat. C’è qualcosa qui. Lo sento… Se riuscivo a svelare la sua storia, avrei potuto iniziare la mia. Perchè soltanto scoprendo la sua storia potevo raggiungere la verità.”

Lettere su lettere, un diario segreto, una corrispondenza fitta e nessun riferimento alla guerra.

Chi era davvero Caro?

Cosa nasconde Margo?

Siamo davvero in presenza di un agente segreto donna del SOE, una collaborazionista o una spia?

Ci sono storia, amore, famiglia e ancora la guerra sullo sfondo, o forse semplicemente è la vera protagonista.

firma Anna

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