Recensione “Tutto per gioco” di L.A. Casey

 

 

 

Per questo Natale tutti i bambini hanno espresso lo stesso desiderio: avere un giocattolo all’ultima moda. Charli, la nipotina di Neala Clarke, lo ha chiesto a sua zia. E deludere le aspettative di Charli non è un’opzione contemplata. Ma manca solo una settimana alla Vigilia e il regalo più desiderato di sempre sembra essere esaurito in ogni negozio della città. Neala però intende mantenere la promessa. Darcy Hart, dopo anni passati tra feste e donne, ha deciso di recuperare il rapporto con il suo adorabile nipotino di sei anni, Dustin. Ecco perché, quando gli ha chiesto un particolare giocattolo per Natale… ha subito risposto di sì. Fortunatamente ne è rimasto uno in un solo negozio della città. Sfortunatamente non è l’unica persona a volerlo. E la sua rivale – a quanto pare – è l’unica donna completamente immune al suo fascino. Per Neala e Darcy sta per iniziare una spietata guerra senza esclusione di colpi. Ma il Natale è alle porte e i miracoli possono sempre accadere…

Due ex amici che si odiano, due ex amici, in età adulta, che continuano a giocare a chi fa lo sgarbo più grande, più grave, a chi sa infliggere più dolore all’altro.

Eppure in fondo a quell’odio, l’affetto remoto di quell’amicizia rimane.

Costretti da “eventi casuali” si ritrovano intrappolati in una casa in montagna, la convivenza forzata, la paura di perdere l’altro porteranno a galla quei sentimenti soffocati e messi all’angolo per troppo tempo.

“Neala era una scarica di adrenalina per me; era qualcosa che bramavo e temevo allo stesso tempo… Neala Clarke è il diavolo sotto mentite spoglie”.

Divertenti ed ironici i loro battibecchi, le loro offese e i loro scherzetti da adolescenti.

La sottile linea di confine tra amore e odio verrà superata?

Un romanzo non molto originale, personaggi ben delineati in linea di massima, ma a mio avviso mancava qualcosa che lo rendesse più appetibile.

La lettura è piacevole, passi qualche ora con il sorriso sulle labbra per i loro continui scherzi, ma la storia d’amore si esaurisce in pochi capitoli, in pochi giorni, in quattro mura, volevo di più. L’autrice ti induce a voler di più, eppure manca quel surplus, riesco a considerarlo un buon libro ma non a punteggio pieno.

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