Recensione “Verso la luce” di Simona Fagiolini

trama

Eva Neri è una giovane studentessa che arriva a Torino per frequentare l’università e nel contempo sfuggire ad un passato doloroso.
Giulio Martini è un giovane scrittore in crisi, dopo aver avuto un successo fulminante in giovane età è in fase di stallo.
Cosa si nasconde nel suo passato che getta ombre sulla sua vita?
La ragazza prende domicilio nella residenza dello scrittore diventando la sua assistente, l’incontro-scontro tra i due giovani porterà alla nascita di un sentimento sempre più forte che li farà avvicinare, a dispetto delle loro paure e timori.
Quando sembra che tutto abbia preso la piega giusta una minaccia dal passato torna per dividere i due innamorati.
Ma una storia d’amore che si rispetti ha bisogno del suo lieto fine

recensione

Con il cuore che mi esplode dal torace, così mi ritrovo proprio ora che ho appena terminato la lettura di questo romanzo.
Ci tengo a precisare che non sono un’appassionata di romance, li leggo con curiosità ma difficilmente mi faccio trasportare, un po’ perché spesso alcune storie d’amore sono tutte molto simili, tutte molto belle ma quasi tutte poco originali.
Con questo non intendo offendere nessuno, anche perché ho letto molti romanzi davvero belli seppure non fossero il mio genere preferito.
In questo, la scrittrice ha fatto “luce” su un aspetto oscuro della mia personalità.
Io sono la razionalità, quella con un pizzico di follia, un po’ cinica per molti aspetti, scettica, troppo analitica quando legge una storia, e questa volta è stata la storia a leggermi dentro.
Ho provato una sensazione che forse non sentivo da tempo, quel batticuore, la sensazione che ti esploderà dentro, quel tuffo al cuore di quando si è innamorati, la sensazione di gettarsi nel nulla, quel senso di smarrimento quando si ha un passato alle spalle e qualche segreto troppo grande da poter rivelare perfino a se stessi.
Ho sentito la storia entrare a far parte della mia esistenza, ho vissuto ogni emozione, ogni dolore, ogni tormento.
In genere leggo libri ad una velocità disarmante, ma questo avrei voluto davvero che non finisse mai e, quando purtroppo sono arrivata alla parola fine, ho provato un senso di irrequietezza perché avevo voglia e bisogno di stare ancora un po’ con questi personaggi.
Eva è la ragazza che in passato aveva tentato il suicidio e che in questo momento della sua esistenza si trova un po’ allo sbando. Ama scrivere, una passione che condivide con la sua amica. Suo padre aveva una libreria quando lei era piccola ed è cresciuta tra le pagine dei libri e tra la polvere magica della conoscenza.
Eva si ritroverà a fare da assistente ad uno degli scrittori preferiti di suo padre, Giulio Martini, autore affermatissimo, che scrive storie tormentate e apparentemente mai a lieto fine.
La convivenza e la collaborazione tra i due è inizialmente molto difficile, lui è un uomo burbero, che ama starsene per i fatti suoi, chiuso nel suo studio a scrivere. Ha perso la moglie e anche lui, come Eva, ha i suoi tormenti dell’anima, i suoi sensi di colpa, i suoi dubbi e la sua infelicità. 
Eva frequenta l’università, esce con le amiche del cuore e con la sua spontaneità, il suo spiccato senso dell’umorismo e la sua acuta intelligenza, inizierà ad avvicinarsi al muro che protegge il cuore e l’anima di Giulio.
Giulio legge i manoscritti di Eva e comincerà a vedere oltre, oltre quell’apparenza da ragazzina impertinente che si veste come una delle Winx, che parla troppo e che ha il difetto di essere vera, di esistere e di essere lì.
Nascerà un rapporto fatto di momenti in cui si sta bene insieme e altri in cui sarebbe meglio evitarsi.
Tra loro un amico di Giulio, uno scrittore psicologo che aiuterà Eva a fare luce su di sé e anche sulla vita cupa di Giulio che dovrà fare i conti con se stesso, con ciò che davvero vuole e che ha paura di desiderare, di avere e perfino di volere.
Mi sono letteralmente innamorata di Giulio, anche se è un personaggio molto enigmatico e distaccato, freddo in alcuni tratti ma fragile nella maggior parte delle volte in cui si confronta con le sue emozioni. È un cuore ferito che quando si difende sa dove colpire e lo fa in maniera spietata.
Giulia è forse la ragazza che sono stata un tempo, complessa e vivace, curiosa e introspettiva, pazza e spesso incompresa proprio per il modo di vedere la vita, di vivere le sue colpe e i suoi sentimenti.
Il suo modo di vedere le cose, oltre l’apparenza.
Non intendo rovinare la sorpresa a chi leggerà questo romanzo, ma posso assicurarvi che non è la solita storia, ha qualcosa in più, qualcosa di speciale che rende i personaggi così reali al punto di volergli perfino bene, di desiderarne la presenza e l’esistenza.
È un romanzo scritto come se fosse soffiato dal vento, tra i versi e le citazioni di romanzi famosi che fanno da prologo ad ogni capitolo, tra versi di canzoni che esaltano le situazioni come se fossero la cornice di un paesaggio che si svela sotto gli occhi di chi ha tempo di soffermarsi a guardare uno dei tanti quadri di un’immensa galleria. Il meno conosciuto ma il più bello.
Questa autrice ha qualcosa che molti non hanno, il carisma di chi scrive con il cuore e sa mettere nero su bianco quelle emozioni, quelle sensazioni di rabbia, di gelosia, di desiderio, di sofferenza, di possesso.
Mi ha lasciato qualcosa di bello e qualcosa che mi sorprende
La consapevolezza che dopotutto io sono una romantica senza possibilità di recupero.
Complimenti ad una scrittrice che intendo seguire e leggere ancora, ha saputo sorprendermi e tenermi inchiodata alle sue parole come se fosse un meraviglioso incantesimo.

Sensualità:

cuori2

Recensione:

FirmaMarinaB

Editing:

mandy

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