Recensione “Natale al castello” di Michela Piazza e Pamela Baiocchi

 

 

 

 

 

Possedere un castello nelle Highlands?
Un sogno per molti, un incubo per Duncan Campbell.
Per lui vendere il maniero del Clan, oberato dai debiti, è una semplice questione di buonsenso.
Peccato che suo padre sia un cocciuto Laird attaccato alle tradizioni e che l’affettuoso fratello si sia trasformato in uno sconosciuto con troppi segreti.
Ma se bastasse l’incontro con una rossa amante dei gatti e dei biscotti a risvegliare in Duncan la magia del Natale? Se l’amore per la Scozia – e per la famiglia – fosse solo sopito?
Tra kilt e giochi tradizionali, antiche leggende e piccanti baci rubati, Duncan si ritroverà a dubitare di tutte le proprie certezze.
Una commedia romantica per chi crede nelle seconde occasioni, una favola scozzese pepata e scoppiettante.

Sarà l’atmosfera natalizia che si avvicina, sarà il mio amore per la Scozia, quella vera e verace, sarà per la bravura delle due autrici, ma questo romanzo mi è piaciuto un sacco.

Una bella commedia scoppiettante, ricca di tradizioni, grandi valori quali la famiglia e l’appartenenza a un clan, arricchita di un po’ di pepe che non guasta mai.

Duncan è il primogenito della famiglia, figlio del Laird, ed erede del castello che la famiglia custodisce e abita da ben 400 anni. Dopo gli studi ha lasciato tutto per fare carriera a Londra, dove lavora come agente immobiliare di successo. Purtroppo invece, in Scozia le cose non vanno molto bene e i debiti incombono dove le tradizioni naufragano. L’unica via d’uscita per Duncan è vendere. Intraprende così un viaggio verso casa per far comprendere al padre e al fratello che non ci sono alternative. Compirà invece un viaggio a ritroso nelle sue radici, nei ricordi, nei valori che lo legano da sempre alla sua terra e alla sua storia.

Bellissima l’ambientazione, splendidamente disegnata dalle autrici al punto che sembrava quasi di percepirla, di vederla coi propri occhi questa nazione selvaggia e incontaminata, dove le leggende e l’appartenenza al clan sono ancora molto radicate nei suoi abitanti.

Molto bella la storia, sia le parti che riguardano Duncan e i suoi familiari, sia quelle più prettamente romance fra il protagonista e una giovane donna, un mix fra una fata dei boschi e un folletto, che aiuterà l’uomo a ritrovare la via di casa e il figlio a ritrovare le sue radici.

Molto bello e ben scritto.

Lo consiglio!!!

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