Recensione “Manchester’s affair – Destini incrociati” di B.E. Bogoni

 

 

 

 

 

 

Dopo il pensionamento del collega che l’aveva affiancata dall’inizio della sua carriera, Emily Smith, giovane e motivata sergente della polizia di Manchester, spera di continuare a combattere il crimine lavorando finalmente al fianco di una delle poche persone, alla centrale, per cui provi una profonda stima ed un sincero affetto: il suo migliore amico, Richard Finch. Purtroppo per lei, però, il destino pare avere altri piani in mente. I suoi superiori hanno già deciso che il suo nuovo partner sarà il sergente David Ingram, in arrivo al distretto da uno dei dipartimenti di Liverpool. Il primo incontro della ragazza con l’uomo sarà tutt’altro che idilliaco e la reciproca antipatia che ne scaturirà verrà esasperata dal primo caso che i due agenti si troveranno a dover risolvere insieme. Una mattina, infatti, senza che nessuno se lo aspetti, una bomba scoppia in una delle vie principali del centro di Manchester. Si tratta di un atto terroristico? Di un regolamento di conti tra membri della malavita? O del folle gesto di qualche pazzo squilibrato? In una città in cui tutti hanno qualcosa da nascondere e niente è come sembra, Emily e David impareranno a proprie spese che vige indiscussa una sola regola: non importa come o con chi si facciano, gli affari sono pur sempre affari.

Un romanzo che parte in sordina, ma che esplode nella sua bellezza subito dopo il prologo. Un avvincente giallo ricco di colpi di scena e momenti di suspense. Una trama coinvolgente piena di moltissimi particolari che aiutano il lettore a sentirsi partecipe della storia a tutti gli effetti. Un colpo di scena che lascia perplessi e quasi senza fiato. Tutti questi elementi danno sprint ad un finale “col botto”. I protagonisti sono ben descritti, due personalità opposte che si compensano e s’incontrano nel loro senso di giustizia, due caratteri che energizzano la trama lasciandoti in un limbo di amore ed odio. Il romanzo è quasi totalmente scritto utilizzando il punto di vista della protagonista femminile, che, per quanto piacevole sia, lascia il lettore orfano della visuale maschile, visuale che a mio parere renderebbe ancora più avvincente la storia stessa. La curiosità di conoscere come il rapporto tra i due protagonisti possa evolversi affrontando un altro intrigato caso mi terrà sulle spine fino all’uscita del prossimo libro.  

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