Recensione “LUPO DI PRIMAVERA (D’amore e d’Italia Vol.4) di Pitti Duchamp

 

 

 

 

 

Regno di Sardegna – Stato Pontificio – Regno delle due Sicilie 1848-1849

Un incrocio di sguardi basterà a cambiare il destino di Sebastiano della Spada e Francesca Mastai Ferretti. Lui, nobile di antico lignaggio, occhi magnetici e fisico atletico, amico fraterno di Vittorio Emanuele di Savoia, si batte per un’Italia unita. Lei, la pupilla di Papa Pio IX, bellezza minuta dall’animo candido e la mente brillante, è costretta a fuggire da una città, Roma, che ha cacciato Sua Santità per sperimentare la laicità della Repubblica romana in seguito alla guerra scatenata proprio dal Re Savoia. Saprà il Conte Sebastiano della Spada Alabardi, erede del marchesato di Monteverde, scegliere tra l’ubbidienza al suo sovrano e la passione sfrenata per l’incantevole marchigiana nipote del Papa? E lei si abbandonerà senza resistenze all’amore o si incamminerà alla ricerca di una sua identità?

Sullo sfondo delle rivolte della “primavera dei popoli” che sconvolsero l’Europa e l’Italia, un racconto d’amore contrastato, una storia di passioni politiche che coinvolge alcuni dei grandi personaggi che hanno costellato le vicende italiane.

Quarto libro della serie “D’amore e d’Italia”, Lupo di primavera posso dire che mi ha conquistata.

In genere le serie le amo fino al 3 volume che spesso inizia a starmi stretto e invece Pitti Duchamp ha avuto la capacità di incuriosirmi ancora, stuzzicare il cuore e la mente, farmi sognare, arrabbiare e… sorprendere, e questo la pone di diritto fra le mie autrici italiane preferite.

Leggendo decine di romance storici, genere che adoro, non posso non fermarmi e fare dei paragoni con tutto ciò che ho letto e anche qui l’autrice esce dal gruppo. Il suo stile è unico, elegante e pragmatico al tempo stesso e con lo stesso cipiglio entra nella Storia, in questo caso italiana, con la sua bellissima favola romantica. Tuttavia la Storia non la usa da contorno: la vive. L’amore per il Risorgimento è vivo nelle pagine di questo libro, come negli altri della serie, i personaggi vi partecipano attivamente, ognuno a modo suo, sbagliando e correggendosi, essendo leali verso ciò in cui credono e solidali nei momenti necessari, vestendo i panni dei nobili a Corte, ai balli e ovunque sia richiesto ma spogliandoli quando c’è da battersi o da curare i feriti. Non sono personaggi classici da romance storici insomma, dandy e nobildonne che partecipano a balli e passeggiano nei parchi, o almeno non solo quello.

Credo che questo incredibile mix fra Storia e romanticismo sia davvero vincente, perché lascia al lettore qualcosa in più oltre al piacere stesso della lettura e al cuore che batte felice, lascia un arricchimento morale e culturale da non sottovalutare. La storia d’amore poi fra il Conte Sebastiano della Spada, figlio dei protagonisti dei precedenti due volumi della serie, e la bellissima Francesca Mastai Ferretti pupilla del Papa è di una dolcezza infinita. Si seguono qui i clichè del romanzo d’amore dall’incontro all’innamoramento, dal cambiamento di lui, noto donnaiolo impenitente, alla crescita di lei che da giovane ingenua diventa una donna. La passione raggiunge livelli molto alti che non toccano mai la volgarità anzi fanno capire che l’amore, quello vero, è capace di intense passioni al pari delle avventure e perfino le supera perché le completa col sentimento che lascia appagati e felici anche dopo aver compiuto l’atto.

Insomma, una storia d’amore bellissima e ricca di colpi di scena perfettamente calata in un periodo storico italiano denso di accadimenti, intrecci e battagli, un libro da gustare, assaporare, interiorizzare e consigliare.

Un ottimo lavoro, un’ottima autrice alla quale auguro il successo che merita.

Sensualità: Recensione: Editing: 

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