Recensione “L’inverno del Texas” di R. J. Scott

 

 

 

 

 

Il passato di Riley torna a dargli la caccia, sia professionalmente sia nella vita privata.
La morte del fratello si è lasciata dietro ben più degli odiosi ricordi con cui Riley dovrà fare i conti. Quando entra in gioco l’FBI, tutto d’un tratto il giovane rischia di perdere qualcosa di molto più prezioso del suo buon nome.
Jack è sempre al suo fianco, ma per quanto ancora riuscirà a essere comprensivo?
Specialmente quando, durante una luna di miele troppo a lungo rimandata, Riley scopre di avere una figlia di otto anni di cui non conosceva neanche l’esistenza…

La trama di questo libro è ben studiata: non troppo lenta o prevedibile, plausibile e coinvolgente.

I protagonisti sono realistici nelle loro reazioni seppur mai troppo scontati.

Personalmente ho trovato la lettura godibile, le scene ben ideate e descritte senza risultare né frettolose né troppo particolareggiate. I dialoghi semplici ed immediati come fosse vita reale e la psicologia dei personaggi resa eccellentemente senza cadere in sofismi o tiritere mentali.

Riley è angosciato dal passato che a tratti molla su di lui la presa grazie ad un buon presente frutto della seconda possibilità che ha saputo darsi.

Jack è un uomo semplice, innamorato e che ha imparato a leggere gli eventi per quello che sono e ad affrontarli un passo alla volta, facendo della condivisione, del dialogo e della fiducia le sue armi vincenti.

Forse per questo i due protagonisti sono così ben affiatati, comunicano tra loro con semplicità e fiducia. Provano a tenere per sé qualche dispiacere, ma la coppia ha sempre la meglio.

Ma questo libro è anche un modo per ricordare e ricordarci che non sempre ciò che la vita ha in serbo per noi è un male; non sempre ciò che torna dal nostro passato lo fa per tormentarci. A volte la sorpresa è una bella sorpresa, una cosa che il nostro cuore può riconoscere subito come quel qualcosa che ci mancava e a cui non sapevamo dare un nome. L’autore, dunque, ci sollecita ad affrontare la vita e le sue sfide a testa alta e con il sorriso sulla faccia come Jack.

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