Recensione “L’enigma di Einstein” di José Rodrigues dos Santos

 

 

 

 

La CIA sta ascoltando la conversazione privata tra David Ben-Gurion, primo ministro di Israele, e Albert Einstein, lo scienziato ebreo famoso in tutto il mondo. Al centro della discussione ci sono due argomenti delicati: le armi nucleari e l’esistenza di Dio. 


Il Cairo, giorni nostri. 
Thomas Noronha, crittografo di grande esperienza, è in compagnia di una donna affascinante, Ariana Pakravan, che gli affida una missione per conto del governo iraniano: svelare i segreti contenuti in un manoscritto di Einstein mai venuto alla luce.


L’enigma di Einstein è un libro unico che riesce a fondere avventura, thriller, scienza, religione. Un viaggio affascinante alla ricerca dell’essenza dell’universo e dei suoi reconditi significati.

 

 

 

Come nei più intriganti romanzi di Dan Brown, troviamo in questa storia uno studioso, la bella di turno e suggestive location sparse per il mondo, il tutto per la ricerca della soluzione di un mistero.

Ma qui c’è di più, molto di più.

Tomàs Noronha è uno storico e criptoanalista riconosciuto a livello internazionale che viene ingaggiato dal governo iraniano per risolvere un enigma in calce ad un manoscritto inedito di Einstein; convinti che sia riferito ad una formula per una nuova bomba nucleare, gli viene affiancata un’esperta di fisica di gran fascino, Ariana Pakravan.

Dal Portogallo all’ Iran, passando dal Nepal, si snoda questa sublime avventura alla ricerca della chiave che possa svelare l’arcano.

Sulle tracce dello scomparso Professor Siza, che era stato discepolo di Einstein, capiranno che quello che il genio della fisica aveva scoperto andava al di là di quanto credessero.

Le scoperte scientifiche relative alla creazione dell’Universo si intersecheranno con le verità che la teologia ci ha trasmesso nei secoli, lasciando il lettore a bocca aperta e dandogli parecchi spunti di riflessione.

Devo confessare che ho impiegato circa un mese a concludere questo romanzo perché, da persona mediamente istruita, ho fatto fatica a volte a seguire i discorsi di fisica quantistica, ma quanto letto e appreso mi ha sicuramente arricchita e incuriosita.

Tomàs è un uomo buono e di gran cuore, che si trova a doversi mettere in gioco su diversi livelli contemporaneamente: su quello lavorativo con l’enigma da risolvere, su quello sentimentale con la bella Ariana, su quello affettivo con la vecchiaia degli amati genitori e su quello spirituale per quanto scoprirà.

Ariana, oltre ad avere una splendida presenza, è una donna molto intelligente che metterà a disposizione della causa le sue conoscenze e il suo cuore.

Manuel è il padre di Tomàs, grandissimo professore di matematica, poco presente nella crescita del figlio, che gli ha trasmesso un’intelligenza sopra la media; sarà lui il jolly della vicenda.

Non voglio dimenticare Luis Rocha, assistente del Professor Siza, uomo di grande ingegno che aiuterà Tomàs ad illuminare gli angoli bui dei suoi ragionamenti.

L’autore ha fatto un immane lavoro di ricerca per poter costruire la trama su cui si basano i temi di questo romanzo e per renderla veritiera ed interessante agli occhi del lettore.

Lo consiglio vivamente a chi è curioso e pronto a mettersi in gioco, se ne tenga alla larga, invece, chi cerca una facile lettura da ombrellone.

 

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Commenti

Una risposta a “Recensione “L’enigma di Einstein” di José Rodrigues dos Santos”

  1. Avatar Paolo
    Paolo

    Pessimo!
    Questa non è una recensione ma una descrizione

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