Recensione “L’artiglio di mafdet -Il guardiano e la Dea” di Mengoli Tanja

 

 

 

 

 

 

Isabel è una giovane donna indipendente che è riuscita a trasformare la propria passione per la storia in un lavoro che ama profondamente, così facendo è rimasta inconsapevolmente legata all’antico retaggio della propria famiglia e che lei ha dimenticato.
Alexander è un Guardiano e non può dimenticare niente, nemmeno le proprie morti.
Ultimo discendente di un’antica famiglia aristocratica il cui compito, nei secoli, è sempre stato uno e uno soltanto: combattere le minacce che incombono sul genere umano.
Educato all’isolamento forzato e addestrato al sacrificio della propria vita non ha e non lascia spazio a niente e nessuno. E’ dedito solo alla propria missione.
Le vite di Isabel e Alex sono destinate ad incontrarsi. Saranno trascinati ai confini della vita e della morte e dovranno difendere sé stessi mentre faranno i conti con la passione irresistibile che li attrae l’uno verso l’altra.

Un meraviglioso viaggio tra il mondo dei vivi ed il mondo dei morti, come sfondo l’antico Egitto e le sue storie senza tempo… Isabel una giovane archeologa che ama il suo lavoro. Alex un giovane guardiano talmente dedito al suo compito ed agli insegnamenti che si priva di ogni emozione. Le loro vite ormai destinate ad incontrarsi danno vita ad una storia veramente avvincente, un viaggio affascinante pieno di creature mitologiche. Questo libro mi ha veramente rapito, una storia veramente ben costruita, ambientazione e personaggi molto ben descritti. La prossima estate ho voglia di andare a cercare la Duat nell’isola di Stromboli e di far visita alle mummie in Egitto.

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