Recensione “L’AMANTE TEDESCO” di Luna Amaranto

 

 

 

 

 

Provenza, giugno 1940.

In un piccolo paesino della campagna francese Gemma è sposata con un uomo che non ha mai amato e vive insieme all’odiosa suocera.

Suo marito è partito per la guerra e in mezzo all’esplodere degli eventi, come l’improvviso bombardamento di Parigi e l’avvicinarsi della Repubblica di Vichy, si sente sempre più sola e costretta a sottostare alle rigide regole domestiche e all’atmosfera soffocante della guerra.

A soli diciotto anni non ha mai conosciuto né l’amore né la passione, ma l’improvviso arrivo dell’ufficiale tedesco Ian Weber cambierà di netto la sua vita.

L’aitante uomo dai freddi tratti nordici nasconde una sfavillante fiamma di desiderio dentro al suo cuore. Il tipico uomo bello e maledetto, reso ancora più dannato dalla sua spietata origine, la condurrà a provare sensazioni mai conosciute.

E sarà allora che la passione scoppierà fra i due protagonisti.

 

Sono un po’ combattuta nello scrivere questa recensione. Da un lato amo molto i romance storici, e questo ha molte delle caratteristiche che mi piace trovare in un certo genere di romanzi, dall’altro tuttavia ho riscontrato alcune carenze. Parto da queste ultime per poi risalire. Ambientare una storia in piena seconda guerra mondiale e far nascere un amore fra un soldato tedesco e una ragazza francese, in una Francia occupata e non parlare quasi per niente della guerra, dei grossi problemi al fronte, della fame, della paura e di tutto ciò che ne consegue per me è una enorme mancanza dal punto di vista narrativo. Concordo che siamo in un romance e non in un trattato storico né in un romanzo di altro genere però solo qualche sporadico accenno e nulla più non è sufficiente. Si potrebbe prendere la casa in cui è ambientato e i suoi protagonisti e spostarlo in un altro luogo e in un altro tempo e non cambierebbe nulla. Questo va a discapito della storia ma anche del rapporto fra Ian e la giovane Gemma perché si perdono le mille sfumature di un amore travagliato, di un amore che va anche contro il senso civico e morale dell’amare un nemico in casa propria.

Inoltre alcuni refusi nel testo non aiutano la scorrevolezza della lettura.

Detto questo, comunque la storia è molto carina, ben strutturata, con personaggi ben definiti sia nel ruolo di protagonisti sia in quelli minori soprattutto il personaggio della suocera è davvero una chicca: odiosa e perfida come deve essere.

Quello narrato è l’amore fra Gemma, diciottenne sposata con un uomo maturo che detesta e che si trova al fronte, e Ian, soldato tedesco ospite imposto nella casa in cui abita la ragazza con la suocera. Il loro sarà un amore puro e forte, che sopravvive a tutto o quasi, che nasce pian piano fra sguardi e silenzi, che non deve prendere vita ma diviene inarrestabile, che chiede fiducia e lealtà e soprattutto tempo.

Qualche spruzzata di erotismo svelata negli scritti del giovane tedesco che si rivela un tenero amante ma anche un brillante poeta e una passione irrefrenabile che investe i due giovani e tutti coloro che incontra sul suo cammino fanno da contorno alla dolcezza di questa storia.

 

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